Area Urbana
Veicoli ecologici, velotaxi e ‘special bikes’. A Rende parte la mobilità sostenibile
DiMoS è il progetto che mira a promuovere soluzioni innovative per gli spostamenti verso l’Università e per le persone disabili
RENDE (CS) – “DiMoS – Diritto allo studio e Mobilità sostenibile è un progetto di eco-mobilità inclusiva che mira a promuovere soluzioni innovative per gli spostamenti a breve raggio di studenti, docenti e dipendenti dell’Università della Calabria, con particolare riguardo ai soggetti diversamente abili, con ridotte capacità motorie o ridotta autonomia”. Lo affermano, in una nota congiunta, le assessore del Comune di Rende Annamaria Artese e Lisa Sorrentino.
Ecomobilità e inclusione, il progetto per l’Unical e i disabili
“L’idea – aggiungono – è quella di coniugare il concetto di ecosostenibilità con quello di inclusione sociale e pari opportunità, garantendo la possibilità di spostarsi in modo autonomo anche a chi, a causa di diverse forme di disabilità, ne sia impedito. Il progetto si sostanzia nell’introduzione di una flotta di veicoli eco-compatibili e accessibili da fruire per gli spostamenti casa-università e per le rotte interne al campus di Arcavata. La finalità è creare un sistema ecologico e inclusivo per la mobilità universitaria, favorendo al contempo la diffusione di buone pratiche in grado di produrre un effetto moltiplicatore sul territorio”. ”
Si partirà con il prelievo e l’accompagnamento della persona disabile nel luogo di studio o di lavoro – proseguono le due assessore – . L’obiettivo iniziale è quello di garantire cinque corse al giorno. Da qui poi si potrà sperimentare anche un servizio di velotaxi con ‘special bikes’ a pedalata assistita, per la mobilità intrauniversitaria o di breve distanza che preveda l’inserimento lavorativo di giovani disoccupati nel ruolo di velo-drivers e in altre mansioni a supporto dei servizi attivati.
I luoghi in cui si espande il progetto
Il territorio di intervento del progetto è rappresentato dall’agglomerato urbano che si espande longitudinalmente lungo l’asse della valle del fiume Crati e che comprende, tra gli altri, i comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. Il progetto si concentra in particolare sulle relazioni di traffico da/verso il Campus universitario di Arcavacata e sui percorsi interni allo stesso (rotte da/verso Dipartimenti, Residenze studentesche, Mensa universitaria, Uffici di Ateneo, ecc.)”.
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