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“Vaccini e Sanità, diritto per tutti”: manifestazione venerdì a Cosenza

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“Vaccini e Sanità, diritto per tutti”: manifestazione venerdì a Cosenza

Le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil comprensoriali e territoriali hanno promosso una mobilitazione per venerdì in piazza XI Settembre

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COSENZA – La manifestazione, nel pieno rispetto delle norme anti contagio, inizierà alle 10. “Vaccini e Sanità diritto per tutti” è stata ribattezzata l’iniziativa, che segue la presentazione di un esposto-denuncia presso la Procura della Repubblica di Cosenza e presso la Corte dei Conti-Sezione Giurisdizionale per la Calabria, finalizzato all’accertamento delle responsabilità per ritardi e disfunzioni nella campagna di vaccinazione anti Covid-19, a rivendicare il diritto ad una somministrazione efficace e trasparente dei vaccini e a superare i ritardi cronici nell’implementazione del piano attuativo Covid, garanzia del diritto alla salute oggi negato.

I sindacati chiedono risposte alle criticità evidenziate sul versante della campagna di vaccinazione che vede la Calabria, in base ai dati forniti dal Governo, ultima, ad oggi, per dosi somministrate.

Alle 6.01 di questa mattina, su 256.500 dosi consegnate, ne erano state somministrate 176.156, pari al 68,7%, a fronte di una media italiana dell’80%. In sostanza, da giorni non si riesce a raggiungere le percentuali di somministrazioni delle altre regioni. Sono disponibili ad oggi circa 80.000 dosi che non si riesce a somministrare e ce ne sono migliaia che non si sa che fine abbiano fatto.

Assenza di trasparenza su categorie e beneficiari

Secondo le sigle sindacali la scarsa equità ed uniformità nei criteri adottati nella distribuzione delle dosi sui territori, ha creato gravissimo ritardo in alcuni Comuni rispetto ad altri che hanno ricevuto dosi in quantità molto minori. Di fronte ad una campagna vaccinale diventata un’emergenza nell’emergenza, Cgil, Cisl e Uil chiedono risposte sulle assunzioni dedicate previste, perché anche la Calabria possa accelerare la velocità delle somministrazioni, a partire dalle prossime settimane, quando è previsto un deciso incremento della quantità di dosi consegnate.

“Ad oggi – scrivono le segreterie comprensoriali e territoriali – il piano attuativo per il contenimento dell’emergenza Covid, con le misure previste, resta in gran parte inattuato, così come non è stato completato il piano di assunzioni di personale dedicato nelle USCA e nell’ADI Covid, con le assunzioni degli infermieri di comunità ferme al palo, mentre la terza ondata sta colpendo il Paese con forza drammatica e le strutture sono in affanno. In questo caos disorganizzato, l’Asp di Cosenza ed il suo Commissario La Regina dovrebbero procedere all’adozione dell’atto aziendale, aprendo il confronto con le organizzazioni dei lavoratori, per ricostruire la disastrata offerta sanitaria ospedaliera e la medicina del territorio, sbloccando almeno le già insufficienti assunzioni previste ed autorizzate, sulla base delle linee guida scritte e riscritte dal Commissario ad Acta Guido Longo che, lasciato solo e senza squadra perché tutto resti come prima, sembra essersi smarrito definitivamente”.

Infine i sindacati chiedono al termine del sit-in di incontrare il Prefetto di Cosenza, per esprimere le preoccupazioni di cittadini, lavoratori e pensionati e chiedere una forte attenzione del Governo nazionale e del Ministro alla Salute.

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