Il presidente facente della Calabria motiva la decisione di chiudere le scuole durante la vaccinazione dei docenti “impossibile un calendario singolo. Sindacati contrari? Con la previsione delle varianti meglio fare un passo indietro nelle pretese e uno avanti nelle proposte”. Poi parla della candidatura di Roberto Occhiuto “se è lui il candidato lo sosterremo. Ma spero si decida al più presto e che le elezioni siano l’undici di aprile’
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CATANZARO – “Abbiamo da vaccinare 130mila anziani, in più carabinieri, poliziotti, vigili del fuoco e guardia di finanza, ai quali si devono sommare i 58mila operatori scolastici. Non abbiamo la possibilità, oltre al personale sanitario che si sta rendendo disponibile costantemente, di inserire ulteriori amministrativi per andare a calendarizzare comune per comune, distretto per distretto le eventuali partecipazioni del personale scolastico”. Così il presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì, parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa, ha motivato la decisione di chiudere le scuole calabresi, con attivazione della Dad, nel periodo in cui ci sarà la vaccinazione del personale che dovrebbe iniziare la settimana prossima. Ipotesi, quella della chiusura, a cui si sono detti contrari i sindacati che hanno parlato di chiusure mirate e se necessarie.
“Io credo – ha proseguito Spirlì – che in una previsione a livello nazionale che parla di varianti nelle varianti, forse conviene fare un passo indietro nelle pretese e in avanti nelle proposte e mettere al sicuro il personale scolastico. Ci auguriamo che in quei 15 giorni si possa vaccinare il personale disponibile, senza creare intoppo ad una sanità che è già ferita in Calabria. Penso si possa fare in santa pace. Altrimenti potremmo andare ad un periodo di lockdown totale previsto dal governo con il personale scolastico nemmeno vaccinato. Troveremo una soluzione perché di mezzo non ci possono andare né gli studenti, né gli insegnanti e tutto il personale che nella scuola lavora“.
“I vaccini – ha detto poi Spirlì – in buona parte sono già arrivati, altri arriveranno secondo la calendarizzazione che è stata fatta dal commissario Arcuri. Abbiamo pensato in queste settimane di coinvolgere anche il personale docente oltre gli ultra ottuagenari che sono 130mila in Calabria e le forze dell’ordine che sono le categorie più a rischio. Ci stiamo confrontando in maniera civile e democratica, mi auguro che questo confronto porti a una decisione definitiva, perché il progetto di vaccinare tutto il personale scolastico lo sta portando avanti solo la Calabria. Ho chiesto, in maniera serena e tranquilla, ai sindacati e alle rappresentanze della scuola di fare un passo verso il personale sanitario e metterlo nella condizione di poter lavorare in piena tranquillità senza polverizzare gli interventi. Ci rifletteranno, ormai mancano poche ore: se sono d’accordo non ci sono problemi. Pensiamo a 15 giorni di chiusura perché sono 59mila da vaccinare: ci auguriamo che in quelle due settimane si possa vaccinare tutti quanti, almeno quelli disponibili. Se non si crea intoppo a una sanità ferita in Calabria possiamo farlo in santa pace
La candidatura di Roberto Occhiuto
“Credo che sia giusto che il partito che al momento mantiene questa possibilità di proposta la faccia agli alleati. Mi auguro che al più presto si decida chi debba essere il candidato perché siamo prossimi alle elezioni, per cui la cosa importante è che il centrodestra abbia il proprio candidato che possa accompagnarlo alla cabina elettorale e magari portare, poi, il risultato a casa – ha aggiunto il presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì commentando l’indicazione di Forza Italia di Roberto Occhiuto quale candidato del centrodestra alle alla presidenza della Regione. “Noi – ha aggiunto – siamo al lavoro con la Giunta in un periodo difficile, non accompagnati dal Consiglio regionale, che come sapete in questo momento non è attivo se non per materie specifiche. Mi auguro che si possa andare al voto rispettando la data che abbiamo consegnato nelle mani del presidente della Corte d’appello e ai calabresi, l’11 aprile, e che ci sia una visione comune di tutti i partiti del centrodestra su una figura. Roberto è un mio carissimo amico, se sarà lui sicuramente lo appoggeremo, mi auguro che i tempi stringano e che finalmente si trovi la decisione”. Spirlì ha anche sottolineato come “essere continui a Jole Santelli è una delle cose più difficili per chiunque di noi. Essere la continuità rispetto a Jole è veramente complesso. L’ho sempre detto. Lei è il politico calabrese più completo che noi abbiamo avuto. Un outsider, un battitore libero, qualcosa di diverso da tutti. Mi auguro che chiunque sarà dopo Jole sia un grande presidente della Regione, ma essere continui a lei è un azzardo. L’importante è che la si rispetti sempre e la si onori per come ha meritato di essere. Una grande donna, la prima donna governatore della Calabria. Libera, senza pregiudizi e continua ad essere un vero faro per noi tutti. Il suo coraggio, la sua tenacia, la sua forza hanno fatto sì che molte persone deboli abbiano trovato la stessa forza per andare avanti e vincere lotte che potevano sembrare impossibili. Jole – ha concluso – in un modo o in un altro la sua battaglia l’ha vinta perché rimarrà eterna per la Calabria e per i calabresi“.
