Provincia
Molinaro contro il reparto Covid di Acri: “ha effetti negativi”
Il consigliere regionale ha inviato una lettere al commissario Asp di Cosenza e al sindaco di Acri: “un danno per le prestazioni sanitarie esistenti”
ACRI (CS) – Il Consigliere regionale della Lega Calabria, Pietro Molinaro, ha inviato una lettera al Commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina ed al sindaco di Acri, Pino Capalbo, per segnalare “gli effetti negativi dell’apertura del reparto Covid nell’Ospedale Sant’Angelo di Acri, e per richiedere il ripristino dei servizi preesistenti”.
Per il consigliere regionale l’apertura del reparto Covid nell’ospedale Sant’Angelo “si è rivelato un danno per le prestazioni sanitarie in favore dei cittadini. Piuttosto che salvaguardare i servizi sanitari esistenti ed impegnarsi a potenziarli, il sindaco ha ritenuto di dover inseguire la possibilità di investire qualche migliaio di euro per realizzare i 16 posti di “albergo Covid”, nell’ospedale. E lo ha fatto nel modo peggiore possibile. Ovvero, anziché chiedere di utilizzare gli spazi effettivamente liberi, ha avallato e difeso la scelta di sacrificare il reparto di chirurgia”.
“Reparto Covid a danno delle altre prestazioni”
Molinaro si scaglia contro l’amministrazione comunale di Acri per la “chiusura a tempo indeterminato del reparto di chirurgia programmata, di chirurgia oculistica, oltre che con la chiusura degli ambulatori di oncologia e di pneumologia“.
“Il Sindaco si era anche lanciato nella promessa che il reparto chirurgia sarebbe stato riaperto entro il 7 gennaio scorso, ma siamo giunti al 15 febbraio e non si vede nessuna riapertura all’orizzonte”, prosegue Molinaro che, rivolgendosi anche al Commissario dell’ASP di Cosenza, ha chiesto di “riesaminare al più presto la situazione che si è creata, per provvedere al ripristino dei servizi sanitari già erogati dal presidio ospedaliero di Acri.”
Inoltre ha invitato il Commissario Asp a fare “chiarezza su chi sia effettivamente incaricato di essere il responsabile sanitario dell’Ospedale Sant’Angelo di Acri e su chi ne svolga, eventualmente, le funzioni delegate. Credo che se non si chiariscono i ruoli e le funzioni organizzative, sia oltremodo difficoltoso ottenere che una struttura complessa come un ospedale possa funzionare correttamente.”
Molinaro ha poi concluso affermando: “per quanto mi riguarda, continuo a sollecitare una seria riorganizzazione generale del Servizi Sanitario nella regione Calabria, ed assicuro il mio interessamento, affinché anche il presidio di Acri svolga un ruolo coerente con la sua localizzazione e per questo sia adeguatamente e realmente potenziato.”
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