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“Imponimento”: 160 indagati tra cui Stillitani, ex assessore regionale

Calabria

“Imponimento”: 160 indagati tra cui Stillitani, ex assessore regionale

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Chiuse le indagini preliminari nei confronti di 160 indagati coinvolti nell’operazione “Imponimento” contro il clan Anello Fruci di Filadelfia e non solo

 

VIBO VALENTIA – Associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, traffico di droga e armi, scambio elettorale politico-mafioso sono i reati, a vario titolo, contestati agli indagati tra i quali Francescantonio Stillitani, ex assessore regionale, ed il fratello Emanuele Stillitani, imprenditori accusati di collusione con il clan Anello. La Dda di Catanzaro ha chiuso le indagini su 160 persone coinvolte nell’inchiesta coordinata dal procuratore Nicola Gratteri.

Indagato anche Francescantonio Tedesco, architetto ed ex consigliere comunale di Vibo. Nel capo d’imputazione mosso a Tedesco, Giovanni Anello, assessore al Comune di Polia, e l’imprenditore Daniele Prestanicola, anche l’accusa di aver “contribuito a formare la strategia del sodalizio in ambito politico, promuovendo il sostegno della cosca alle elezioni politiche nazionali del 2018 per Mangialavori Giuseppe, poi eletto al Senato della Repubblica”.

L’operazione Imponimento è stata eseguita tra Calabria e Svizzera. A capo dell’organizzazione, secondo l’accusa, ci sarebbero i fratelli Rocco e Tommaso Anello e i fratelli Giuseppe e Vincenzino Fruci di Acconia di Curinga. Oltre a Domenico Bonavota e l’avvocato ed imprenditore Vincenzo Renda di Vibo, Domenico Ciconte e Francesco Caridà.

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