Un anno caratterizzato inevitabilmente dall’emergenza coronavirus anche in Calabria, ma anche dall’elezione e poi dalla morte della Presidente Jole Santelli, dalla protesta di Amantea e la salvezza del Cosenza fino all’arrivo delle prime dosi di vaccino in un Natale in lockdown
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COSENZA – Si chiude un anno terribile per tutto il mondo, che sta combattendo da febbraio contro un nemico infimo e subdolo come il coronavirus, che continua stravolgere le vite di tutti noi. Coronavirus che ha caratterizzato il 2020 anche in Calabria che aveva aperto l’anno con l’elezione di Jole Santelli che diventa la prima donna a guidare la Regione (QUI). A Febbraio l’area urbana di Cosenza viene interessata da una scossa di terremoto di magnitudo 4.4 che provoca alcuni crolli nel centro storico e alcuni comuni dell’hinterland ma non provoca fortunatamente nessun ferito. Il 7 Marzo ci sono i primi 3 sospetti positivi al Covid in provincia di Cosenza e mentre la Lombardia va in lockdown, tutti assistono attoniti alla fuga dal Nord di migliaia di persone che prendono d’assolto gli ultimi treni diretti a Sud dalla stazione di Milano.
Ad Aprile anche la Calabria è in lockdown e mentre scoppia un enorme focolaio nella RSA Villa Torano, la Santelli blinda i confini della Regione fino al 13 aprile. A Maggio finiscono le prime restrizioni, si inizia ad uscire, si torna nei bar e nei ristoranti e riaprono anche palestre, piscine e centri sportivi. A giugno, mentre si ragiona sul bonus vacanze per cercare di salvare la stagione turistica, in Calabria si raggiunge una settimana consecutiva a zero contagi e non c’è più nessuno in terapia intensiva.
Anche il mondo del pallone è stato stravolto dalla pandemia. Dopo due mesi e passa di stop, riprendono i campionato di Serie A e B con il Cosenza guidato da Roberto Occhiuzzi che a Luglio riesce nell’epica impresa di centrare la salvezza vincendo cinque partite consecutive. Ma luglio si caratterizza anche per la clamorosa protesta di Amantea dove centinaia di residenti bloccano la statale 18 dopo l’arrivo in pieno centro cittadino di decine di migranti positivi la covid. Ma ci sono anche storie a lieto fine, come quella del piccolo Junio che attraversa il Mediterraneo da solo e a Crotone ritrova la sorellina e la mamma.
Ad Agosto tutti pensano che il covid sia solo un brutto ricordo. Si gira senza mascherina, si va al mare e in vacanza, ma arrivano anche i primi contagi soprattutto tra i giovani che affollano i locali e portano la governatrice a decidere per la chiusura delle discoteche e dei locali da ballo, anticipando di fatto quelle che saranno poco dopo ferragosto le decisioni anche del Governo. A Settembre riprendono a pieno ritmo le attività lavorative mentre a Cosenza, a 4 mesi dal sequestro della DDA, Piazza Bilotti continua a rimanere chiusa provocando la protesta di decine di commercianti ma anche quella del sindaco Occhiuto.
Il 15 Ottobre QuiCosenza.it lancia la notizia, che poi sarà ripresa dalle agenzie e dalle testate nazionali, della tragica morte della Governatrice Jole Santelli (QUI), che segnerà inevitabilmente quelle che saranno le scelte politiche e il futuro istituzionale della Regione che viene affidata al presidente facente funzioni Nino Spirlì. Intanto il Coronavirus è tornato a colpire con forza anche la nostra Regione, come non aveva fatto nella prima ondata. Ci ritroviamo a combattere a mani nude, senza posti letto con centinaia di contagi al giorno e la provincia di Cosenza che diventa la più colpita. A novembre, in piena seconda ondata, scoppia il caso Cotticelli con il famoso piano covid che non sarebbe stato mai presentato dal commissario ad Acta e la successiva querelle di nomine e rinunce di ben 4 commissari che porterà la Calabra al centro dell’attenzione mediatica, alla protesta dei sindaci a Roma e la protesta a Cosenza di centinaia di cittadini che chiedono sanità pubblica e che funzioni per tutti. Il Governo vara il nuovo Decreto Calabria bis, che di fatto lascia commissariata la sanità regionale per altri due anni.
E si arriva così a dicembre con il primo Natale in lockdown e le feste all’insegna della chiusura con l’Italia che da un mese è suddivisa in face colorate. Ma dicembre è anche il mese della speranza. Speranza di poter finalmente sconfiggere il Covid. Domenica 27 arrivano le prime dosi del vaccino anche in Calabria, con la vaccinazione all’Annunziata dei primi operatori sanitari.
