Calabria
Spirlì: “chiusi in casa per ordine del Governo? In altri tempi era dittatura”
“Il 23 possiamo mangiare con chi vogliamo ma non possiamo il 24, 25 e 26, poi dal 27 il virus non fa più male ma 30, 31 e 1 tutti di nuovo tappati in casa. Ma vi sembra normale?”
CATANZARO – Nino Spirlì in un video su Facebook si sfoga ancora una volta contro il Governo e con le misure che probabilmente saranno adottate per le feste natalizie: “Un giorno di festa serena in questo anno maledetto ce lo meritiamo. Perché se è vero che il virus tornerà, una giornata della speranza ce la volete lasciare? Addirittura dobbiamo rimanere chiusi in casa a vivere come isolati quando i delinquenti non fanno neanche la galera e quella vera la facciamo noi. Vi sembra normale, a me mai e non più. E rimanere chiusi in casa per ordine del governo? In altri tempi si sarebbe chiamata dittatura e oggi come si dovrebbe chiamare? E ci dicono per il vostro bene”.
“Abbiamo capito benissimo come comportarci, lo sappiamo fare” – dice ancora Spirlì in un video su Facebook – abbiamo capito tutti che non faremo le grandi tavolate. Però mi chiedo, quando ad ottobre ci hanno detto ‘vi chiudiamo adesso perché il Natale sarà più sereno’ ci volevano tenere calmi? Allora abbiamo fatto bene ad arrabbiarci. Noi chiediamo che a Natale le famiglie si possano riunire. E poi cosa succede a tutte le categorie, ai ristoratori che hanno riempito le dispense sapendo di essere aperti, lo stesso bar e pasticcerie. Poi, dicono, ci sarà il ristoro”.
“Alla riunione dei governatori della Lega con Salvini ho detto di cancellare la parola ristoro per mettere risarcimento perché il danno è grave. Stranamente si arriva a chiudere la gente in casa quando si parla di sentimenti. E poi, il 23 possiamo mangiare con chi vogliamo ma non possiamo il 24, 25 e 26, poi dal 27 il virus non fa più male ma 30, 31 e 1 tutti di nuovo tappati in casa. Ma vi sembra normale? Cosa fare? Rispetteremo le regole perché siamo persone oneste e pulite”.
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