Provincia
Terme Luigiane, Comune di Acquappesa: “la realtà è riscontrabile negli atti”
“Dopo le strumentali prese di posizione da parte della SaTeCa la società che, attualmente, gestisce le Terme Luigiane ci sembra doveroso ristabilire quella realtà dei fatti”. Inizia così il post del Comune di Acquappesa su Facebook
ACQUAPPESA (CS) – “La realtà è riscontrabile negli atti e nei documenti ufficiali“. Il Comune di Acquappesa con un post sulla pagina Facebook spiega in sintesi e con estrema chiarezza che “i Comune di Acquappesa e Guardia Piemontese, non vogliono la chiusura dei servizi termali, anzi. Come da protocollo firmato in Prefettura (8 febbraio 2019), la Sa.Te.Ca. può tranquillamente continuare, la propria attività, fino al subentro di un nuovo concessionario”. Nel post si sottolinea che “il bando per la nuova concessione è pronto ma manca un ultimo passaggio: che la Sa.Te.Ca. riconsegni i beni di proprietà dei Comuni (ed inutilizzati da anni). Gli stessi beni, infatti, per legge e prima di pubblicare il bando, devono necessariamente rientrare nella disponibilità dei Comuni di Acquappesa e di Guardia Piemontese”.
Nel post si chiede la “fine del monopolio e spazio alla libera concorrenza. Questo è un punto fondamentale, verso il quale non intendiamo fare alcun passo indietro, anche perché lo impone la legge. Tra l’altro, come accade in tutti i migliori centri termali nazionali ed internazionali, la libera concorrenza porta sviluppo, apre alla possibilità di allungare la stagione termale e, di conseguenza, offre l’opportunità non solo di mantenere gli attuali livelli occupazionali, ma aumentarli”.
“Altra precisazione doverosa – scrive il Comune tirrenico – l’approvazione dei nuovi regolamenti, ratificata dai consigli comunali di Acquappesa e di Guardia Piemontese, non impone alla Sa.Te.Ca. di sospendere le attività. Il contratto di gestione è scaduto dal 2016 e si sta andando avanti con le proroghe, che permettono – lo sottolineiamo ancora una volta – di proseguire sino a quando non ci sarà un nuovo concessionario, vincitore del nuovo bando. Bando che non può più attendere, perché eventuali ed ulteriori proroghe, andrebbero a ledere i principi di legalità e di trasparenza, che noi, in quanto Istituzioni, siamo tenuti a tutelare”.
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