Provincia
Scalea, Di Natale: “vi porto dentro l’ospedale fantasma”
Il consigliere regionale: “qui ho trovato qualcosa davvero di scandaloso, di vergognoso e quando parlano tutti quanti della sanità in Calabria, dovrebbero guardare cosa c’è veramente in Calabria”
SCALEA (CS) – Continua il tour ispettivo negli ospedali della provincia cosentina, da parte di Graziano Di Natale. Oggi, intorno alle ore 13, il consigliere regionale si è recato presso “l’ospedale fantasma” di Scalea. “Ho voluto fare questa improvvisata – ha dichiarato – perchè questa mattina ho voluto condurre una visita ispettiva in questa struttura, per far conoscere a tutti le nostre realtà, le realtà della nostra Calabria. Qui ho trovato qualcosa davvero di scandaloso, di vergognoso e quando parlano tutti quanti della sanità in Calabria, dovrebbero guardare cosa c’è veramente in Calabria. Questa struttura di Scalea ha un primo piano che è davvero bello, efficiente, con tanti laboratori, tanti professionisti, tanti medici che lavorano. Poi gli altri piani sono, ripeto, qualcosa di vergognoso che dovremmo avere la capacità tutti di denunciare all’opinione pubblica, perchè quando si parla di mancanza di strutture e di sperpero di risorse pubbliche, si dovrebbe fare un giro dentro questa struttura.”
Così come ha fatto il consigliere regionale, riscontrando un primo piano funzionante, a norma; mentre salendo spazi inutilizzati, una struttura costruita e mai utilizzata. “Tanti soldi pubblici spesi, – continua Di Natale – stanze di cui si potrebbe usufruire e invece giacciono nel loro abbandono. Primo secondo e terzo piano sono dotati anche di ascensore. Il tutto potrebbe servire non solo per l’emergenza coronavirus, ma anche per implementare l’offerta sanitaria nella nostra Regione. A Cosenza l’ospedale da campo è costato circa un milione di euro, noi abbiamo queste strutture che invece non vengono utilizzate. Al di là del colore politico, non capisco come mai nessuno ha mai avuto il coraggio di entrare qui e denunciare tale sperpero di denaro pubblico. E non ho capito perchè l’Asp di Cosenza non mette mano a queste strutture per ultimarle, renderle agibili e fruibili ai cittadini”.

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