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Coronavirus, agenzie di viaggio calabresi: “Regione annulli la tassa di concessione”

Calabria

Coronavirus, agenzie di viaggio calabresi: “Regione annulli la tassa di concessione”

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“Cresce la preoccupazione, e in alcuni casi anche rassegnazione tra gli operatori del settore turistico, in particolar modo le agenzie di viaggio e i tour operator calabresi, fermi ormai da 10 mesi”

 

CATANZARO – Il comparto è fermo a causa dell’emergenza sanitaria e della sua attuale evoluzione che ha costretto il Governo centrale ad attuare delle nuove restrizioni. Giovanni Giordano, delegato regionale del Movimento Autonomo Agenzie di Viaggio (Maavi) spiega: “Abbiamo assistito ad una forte contrazione della domanda di viaggi e vacanze, individuali e di gruppo per la ridotta mobilità nazionale ed estera. E’ vero che da maggio i nostri uffici sono aperti dopo il lockdown di marzo, ma è pur vero che il lavoro è stato nullo e l’attuale situazione non porta nulla di buono all’orizzonte. Alcune agenzie hanno gettato la spugna abbassando definitivamente le serrande della propria attività”.

“Per tale motivo – spiega Giordano – ci siamo sentiti in dovere come Associazione di categoria, che rappresenta circa 40 agenzie di viaggi e tour operator della Calabria, di scrivere una lettera aperta alla politica regionale sensibilizzandola a fare di più di quanto è stato già fatto in quanto una ripresa del settore ci potrà essere a partire da giugno 2021″.

“Apprezziamo molto – è scritto nella lettera aperta – gli sforzi che la Regione ha fatto nei nostri confronti attraverso l’erogazione di fondi. Tuttavia, alla luce di quanto sta accadendo con l’improvvisa crescita esponenziale dei contagi e con le conseguenti misure prese sia dal Governo centrale che dalla Regione, la situazione è peggiorata oltre ogni previsione con perdite di fatturato anche dell’80/90% a causa delle quali si prevede la chiusura di molte agenzie. Pensiamo che la Regione debba fare qualche sforzo in più in quanto i fondi già erogati non sono sufficienti neanche a coprire i costi di gestione delle agenzie e soprattutto riteniamo che debba trovare e utilizzare risorse dimenticate nei meandri della burocrazia, dell’inefficienza, dei particolarismi e dello spreco”. “Desideriamo porre l’accento – riporta ancora il testo della lettera aperta – su una delle tante tasse, non tanto per il valore economico in sé, quanto per l’ingiustizia che essa rappresenta sul panorama nazionale del nostro settore. È la Tassa di concessione regionale che ogni anno le agenzie versano alla Regione Calabria. A tal proposito potrebbe essere un segnale non indifferente da parte vostra abolire questa tassa già a partire dal 2021, che, come la spada di Damocle, grava sulle nostre agenzie. Insistiamo tanto per questa abolizione in quanto la Calabria è rimasta l’unica Regione in Italia a pretenderne il pagamento”.

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