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Bulgaro rapito e pestato: arrestati tre connazionali

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Bulgaro rapito e pestato: arrestati tre connazionali

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CASTROVILLARI – Mosaico di un rapimento. E’ stato ricostruito a tempo di record il puzzle investigativo per il rapimento e la rapina ai danni di un giovane bulgaro, da parte di alcuni suoi connazionali. La vittima ha il volto impaurito di Ognyan Charaksazov,

i suoi aguzzini lo sguardo cattivo di Plamen Iliev, Svetoslav Iliev e di Marin Tachev, tutti residenti a Cassano, e finiti in manette per rapina aggravata in concorso, sequestro di persona, violenza privata ed altro. L’ideatore del colpo, secondo la versione del giovane bulgaro e gli accertamenti investigativi degli agenti del Commissariato di Castrovillari, coordinati dal vicequestore aggiunto Giuseppe Zanfini, sarebbe stato Svetoslav Iliev, noto anche con il nome in codice “Sasho”. I tre soispettati sono stati rintracciati ed arrestati, dai detective della polizia di stato, in un residence di Marina di Sibari. I fatti in questione risalgono a mercoledì. Il tutto si è consumato nella città di Brindisi. Ognyan Charaksazov, infatti, in base alla sua denuncia fatta agli inquirenti, ha raccontato di essere stato avvicinato dai suoi tre connazionali per strada e di essere stato costretto con le minacce a salire su un’auto: una Seat Toledo di colore rosso. Una volta in auto, “Sasho”, l’avrebbe prima riempito di botte e poi derubato del borsello, con all’interno le chiavi della Bmw, un telefono cellulare, alcuni documenti e una somma di denaro. Subito dopo il pestaggio, il giovane bulgaro è scato scaraventato fuori dall’auto in corsa, lungo una strada buia e poco trafficata. I poliziotti della questura pugliese, dopo aver raccolto la testimonianze della vittima,

hanno trasmesso gli atti d’intelligence ai colleghi del commissariato di Castrovillari che, in meno di un paio d’ore, hanno “intercettato” i tre malviventi, arrestandoli. Alla vista degli inquirenti, i tre bulgari hanno cercato di darsi alla fuga, ma l’azione di placcaggio messo in atto dagli investigatori, è stata vincente. In possesso di “Sasho” sono stati rinvenuti tanti altri effetti personali di cittadini bulgari. Secondo gli inquirenti, è lui che gestisce il lavoro dei suoi connazionali, impossessandosi dei soldi e dei loro effetti personali. I tre malviventi di nazionalità dell’Est sono ora in carcere. Del caso si occupa il procuratore capo della Repubblica di Castrovillari, Franco Giacomantonio, unitamente al pm di turno, Maria Sofia Cozza.

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