Calabria
Accordo per i tamponi rapidi dai medici di famiglia. Costeranno meno di 20 euro
L’accordo con i sindacati dei medici, paventato la scorsa settimana dal Ministro della salute Speranza, dovrebbe essere siglato in serata. Il costo dei tamponi sarà a carico dello Stato e non del paziente
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COSENZA – Fare un tampone rapido dal medico di famiglia costerà 18 euro se eseguito nello studio del professionista. Se invece verrà somministrato in una struttura delle ASL, al medico saranno pagati 12 euro. L’accordo con i sindacati dei medici convocati oggi pomeriggio dalla Sisac (Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati) non è ancora stato firmato poiché alcuni punti sono in discussione ma la sigla dovrebbe arrivare in serata. Il testo, che confluisce nell’Accordo collettivo nazionale stralcio (il contratto di lavoro dei medici convenzionati), prevede l’obbligatorietà per tutti i medici di medicina generale di eseguire i test rapidi. Il nodo della trattativa, a quanto si è appreso, è proprio su questo punto. I sindacati infatti hanno insistito affinchè l’adesione sia esclusivamente su base volontaria. Non tutti i camici bianchi infatti sarebbero disposti a eseguire i tamponi poichè ritengono che l’organizzazione sia complessa e non sicura nè per gli assistiti, nè per gli operatori sanitari nell’ambito delle strutture che hanno a disposizione. In più, non ci sarebbero indicazioni sull’effettiva possibilità di utilizzare spazi messi a disposizione dai dipartimenti di prevenzione. Non è escluso quindi che alcune tra le sigle sindacali (Federazione dei medici di medicina generale-Fimmg, Sindacato nazionale autonomo dei medici Italiani-Snami, Intesa sindacale e Sindacato medici italiani-Smi) si astengano dal firmare l’accordo finale se non saranno apportati cambiamenti.
Le nuove disposizioni, compreso il trattamento economico, entreranno nell’Accordo collettivo nazionale stralcio (il contratto di lavoro dei medici convenzionati). Sarebbe invece stata accolta la richiesta che riguarda la strumentazione per la diagnostica che le Regioni distribuiranno ai medici di medicina generale, in seguito ad una spesa di 258 milioni di euro.
Stanziati 30 milioni, costi a carico dello Stato
Il costo dei tamponi che potranno essere effettuati dai medici di famiglia, sarà a carico dello Stato e non del paziente. A questo scopo sono stati stanziati 30 milioni di euro. Dopo l’avvio di ieri, intanto, la trattativa tra i medici di famiglia ed il Governo è proseguita anche oggi ed è ancora in corso.
Critica la CGIL Medici
“Due milioni di test da distribuire entro fine anno a 53 mila medici di famiglia su tutto il territorio nazionale significa che ogni singolo professionista farà 1 solo tampone al giorno. Ci si chiede se valeva per davvero la pena di organizzare tutto questo per un risultato così”. Commenta così l’accordo per test rapidi in carico ai medici di medicina generale il segretario nazionale di Fp Cgil medici Andrea Filippi.
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