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Coronavirus, test rapidi a scuola. Via libera del comitato tecnico scientifico

Italia

Coronavirus, test rapidi a scuola. Via libera del comitato tecnico scientifico

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Il Cts ha dato via libera alla possibilità di effettuare tamponi rapidi nelle scuole per la sola attività di screening. Speranza “mese dopo mese questi test diventano sempre più affidabili”

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COSENZA – Utilizzati per la prima volta lunedì in un liceo di Roma, i test rapidi per intercettare la presenza di Covid-19 con le operazioni di screening su base volontaria presto saranno estesi a tutte le scuole italiane e con priorità nei plessi dove si sono verificati casi sospetti di coronavirus. Il Cts ha dato via libera alla possibilità di effettuare tamponi rapidi nelle scuole per la sola attività di screening. I test danno una risposta in 20-30 minuti. In caso di esito positivo al test, la persona viene poi sottoposta ad un normale tampone. Secondo quanto si apprende, c’è stato infatti un accordo di massima nel corso della riunione sulla bozza della circolare presentata dal ministero della Salute nella quale si afferma in maniera esplicita che “ai fini esclusivi di screening è possibile utilizzare i test antigenici” nelle scuole. La circolare non era all’ordine del giorno ed è stata illustrata dai rappresentanti del ministero. Il contagio da coronavirus in Italia si sposta sempre più al centro sud, in particolare in Campania e nel Lazio, e in attesa di vedere gli effetti della riapertura delle scuole il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha dunque dato parere positivo ai tamponi rapidi negli istituti: si potranno testare migliaia di alunni per isolare subito i casi di infezione. È poi arrivato il via libera, da parte del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, alla Richiesta pubblica di offerta per la fornitura di 5 milioni di test rapidi destinati “alla rilevazione qualitativa di antigeni specifici di Sars-Cov-2 presenti su tampone nasofaringeo o campione salivare”. Le offerte dovranno essere presentate entro le 18.30 di giovedì 8 ottobre 2020.

La notizia era stata anticipata questa mattina dal Ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo alla trasmissione “Radio anch’io” su Rai Radio 1  “bisogna passare ai test rapidi a scuola – ha detto – e questo ci dà delle possibilità molto più larghe di tamponare, di procedere a controlli più veloci. La scuola è uno dei luoghi da tenere più sotto controllo ma a preoccupare non è tanto il controllo dentro, che è molto elevato, ma quello che avviene fuori”. Settimana dopo settimana abbiamo test migliori e più’ rapidi – ha poi assicurato il ministro della Salute Roberto Speranza in audizione al Senato -, stiamo iniziando ad usarli, come abbiamo fatto per i test antigenici negli aeroporti. Stiamo cominciando a pensare di estenderne l’uso anche in altre sedi come nelle scuole. Stiamo anche cercando di capire se i test salivari sono affidabili”.

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