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#CosenzaRinasce, Orrico presenta il progetto sui 90 milioni destinati al centro storico

Cosenza

#CosenzaRinasce, Orrico presenta il progetto sui 90 milioni destinati al centro storico

Marco Belmonte

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Il Sottosegretario di Stato ai Beni e alle attività culturali Anna Laura Orrico ha incontrato ieri i cittadini presso il Teatro Rendano, per approfondire le tematiche legate al Contratto istituzionale di sviluppo ed al finanziamento di 90 milioni di euro

 

COSENZA – “Grazie per la vostra presenza, vedo in sala tante autorità istituzionali e civili, tante associazioni e gruppi che operano all’interno del centro storico. Ho voluto questo incontro perchè ho sempre ritenuto che il successo di qualunque intervento economico e politico potesse realizzarsi soltanto attraverso un coinvolgimento a 360° del territorio, che poi è il destinatario del finanziamento, soprattutto se è un finanziamento così importante. Un finanziamento che riguarda attività, riguarda strumenti, riguarda questioni importanti come la cultura, il sociale, la riqualificazione di un centro storico come quello di Cosenza che è l’anima di questa città.” Così ha esordito ieri il Sottosegretario di Stato ai Beni e alle attività culturali, Anna Laura Orrico, che ha incontrato i cittadini presso il Teatro Rendano, per approfondire le tematiche legate al Contratto istituzionale di sviluppo ed al finanziamento di 90 milioni di euro.

“Il percorso – ha continuato il Sottosegretario – è stato di condivisione e partecipazione sempre e comunque. Nel momento in cui ho ricevuto la delega dal ministro Franceschini, ho iniziato subito a lavorare per il CIS Cosenza, per evitare che questi 90 milioni venissero persi, a quel punto ho iniziato un primo passaggio fondamentale: ovvero il coinvolgimento della comunità, del territorio di chi vive il centro storico. Infatti lo scorso 20 e 21 febbraio in Prefettura qui a Cosenza, accompagnata e supportata dai funzionari del Ministero per i beni e l’attività culturali ed il turismo, abbiamo incontrato per due giorni tutte le associazioni, i comitati, le associazioni di categoria, le fondazioni e ovviamente le istituzioni locali; sono stati insomma degli incontri molto intensi perchè ho voluto ricevere una per una tutte queste realtà, non ho voluto fare un incontro cumulativo. Ho voluto dare un ora circa a tutte le persone, a tutti i cittadini che avessero il desiderio di esprimermi le loro aspettative, le loro idee i loro desideri su come riqualificare e restituire un nuovo impulso, nuova vita a questo centro storico.

Fatto questo primo incontro molto importante, abbiamo poi raccolto tutte le progettualità e abbiamo chiesto alle istituzioni del territorio, alla Provincia, al Comune al Segretariato regionale del MiBact, di ricevere le istanze, di ascoltare e capire in che modo quelle progettualità quelle idee potessero collocarsi in una strategia, una visione che ciascun ente stava elaborando o stava pensando. Nessuno di questi soggetti istituzionali si è rifiutato anzi, nonostante l’incombere della pandemia e del lockdown, abbiamo continuato a lavorare e abbiamo portato avanti questo percorso condividendolo passo dopo passo fino ad arrivare a fine aprile, quando abbiamo fatto un primo incontro in modalità on line in video conferenza con tutte le istituzioni locali. Nella riunione abbiamo iniziato ad elaborare una strategia, su come mettere insieme tutti gli interventi, ed è così iniziata la fase pre-istruttoria.

Abbiamo perciò chiesto a tutte le istituzioni locali, di presentare le schede progettuali (dato che il contratto istituzionale di sviluppo è un contratto che deve essere siglato tra istituzioni, non è possibile includere all’interno di questo contratto soggetti privati); quindi le schede progettuali presentate dagli enti locali hanno ricalcato quelle che erano le progettualità e le idee dei cittadini del territorio. Arrivati tra giugno e luglio si è conclusa la fase pre-istruttoria e abbiamo avviato la fase istruttoria. Nel lasso di tempo il Presidente del Consiglio ha firmato un Dpcm dove mi ha conferito una delega per poter convocare il tavolo istituzionale permanente, il tavolo dove insieme a tutte le istituzioni il 14 settembre abbiamo avvallato la strategia e la visione e quindi abbiamo approvato la lista degli interventi e firmato in presenza il contratto istituzionale di sviluppo, ovvero un percorso di condivisione di comunicazione costante con tutti gli attori che sono i protagonisti di questo contratto.”

FOTOGALLERY MARCO BELMONTE

I progetti: i 90 milioni posso anche essere investiti in interventi di messa in sicurezza, per garantire migliore accessibilità agli immobili, al nostro patrimonio culturale e anche per migliorare la mobilità.

Le infrastrutture, i sottoservizi e la mobilità:

  • Realizzazione di 3 parcheggi raggiunti dalla grande viabilità
  • Realizzazione di 5 percorsi pedonali meccanizzati
  • Realizzazione di un ascensore di collegamento tra parcheggio lungo fiume e Duomo
  • Adeguamento accessibilità di percorsi pedonali esistenti
  • Adeguamento della viabilità in funzione dei piccoli mezzi pubblici e privati a trazione elettrica

Il Conservatorio Stanislao Giacomantonio

Le scuole sono una parte molto importante, puntare sui giovani vuol dire puntare sul nostro futuro, la volontà è quella di mettere in sicurezza l’edificio dove ora si trova il nostro conservatorio di musica, ma anche renderlo uno spazio dove i ragazzi possano ritrovarsi al di là delle ore extrascolastiche insieme alle associazioni culturali del territorio e le scuole di musica. Attivare tutta una serie di laboratori aperti non solo alla comunità del centro storico ma a tutta la città, fondamentale perciò risulta la messa in sicurezza delle strade che portano al conservatorio, quindi il risanamento ambientale dell’area di Portapiana.

Il liceo della Valle

Un liceo musicale e artistico già in qualche modo si relazione con il conservatorio, vicino è posizionate la “Casa della Musica” l’idea è di costruire attraverso questo percorso di riqualificazione e valorizzazione, un polo musicale nella città di Cosenza, con una tradizione molto importante.

Istituto Tommasi

Creare uno spazio che la scuola possa utilizzare come laboratorio di alta formazione enogastronomico, ma anche per relazionarsi con il territorio insieme ai professionisti ed aziende del territorio.

Progetto CreatiCS

Creazione di un polo integrato sul restauro dei nostri manufatti ma anche restauro del libro, perchè ovviamente avendo un patrimonio così importante nella nostra città, sarebbe un’innovazione molto interessante. Un laboratorio di restauro al momento non esiste in Calabria.

Complesso di Santa Chiara

Sarà oggetto di un intervento di riqualificazione e messa in sicurezza, l’idea è quella ovviamente di valorizzare ciò che già esiste all’interno del Complesso di Santa Chiara, quindi la torre libraria e creare aree biblioteche per i più piccoli.

Biblioteca Civica

Digitalizzazione e informatizzazione, creazione di un opificio che, insieme al restauro del libro, si aggiunga a tutte quelle attività che si possono connettere al mondo della carta stampata.

Convitto Nazionale

Uno degli interventi più complessi, 6.000 mq che verranno restituiti alla città, si rimetterà in funzione l’idea di convitto quindi di Scuola Superiore. Con la presenza dell’incubatore aziendale per le imprese culturali e turistiche in collaborazione con l’Unical.

Biblioteca Nazionale

Ha bisogno di una riqualificazione anche da un punto di vista archeologico. Diventerà fruibile ai visitatori dopo gli interventi di messa in sicurezza, creazione di laboratori, servizi multimediali e creazione di aree per le start up dedicate al mondo del libro.

Centro Internazionale di Studi

Interventi di manutenzione per creare un’area di foresteria per docenti e borsisti, per acquisire tutta la biografia di Telesio, Bruno e Campanella in area digitale, affinchè questo istituto diventi luogo dove gli studiosi da tutto il mondo potranno venire per studiare tutta la loro biografia.

Villa Vecchia

Creazione di Giardini urbani diffusi, valorizzazione della villa vecchia creazione di un orto botanico didattico.

Complesso monumentale San Domenico

Uno dei luoghi simbolici della nostra città, che va a completare un progetto del comune di Cosenza, ovvero si mira a completare l’intervento, recuperando il giardino e restituendolo alla comunità, per diventare spazio di ritrovo per attività culturali, per la convegnistica e mostre d’arte.

Comitato Piazza Piccoli: “dubbi su qualche intervento già finanziato”

“Condividiamo – le dichiarazioni di Stefano Catanzariti del Comitato Piazza Piccola, intervenuto durante l’incontro – i punti sulla condivisione e partecipazione sui progetti elencati dalla Orrico. A Cosenza Vecchia ci hanno lasciato da anni ormai in cattività quando si parla di gestione di soldi pubblici, se troviamo qualcosa che non ci piace lo dobbiamo dire. Il monitoraggio civico che lei ha chiesto noi abbiamo già iniziato a farlo, perchè alcune cose non ci sono piaciute. Avete spiegato la questione della sovrapposizione dei fondi pero’, secondo noi, bisogna dirlo pubblicamente dei fondi che sono stati già stanziati nel centro storico.

La nostra preoccupazione è che questi interventi finanziati dalla Provincia o dall’agenda urbana siano andati persi, o alcuni siano già stati spesi. Noi durante all’ultimo tavolo, abbiamo anticipato tutte le idee su carta, se dovessero esserci delle sovrapposizioni di fondi noi vogliamo che i soldi ritornino indietro, perchè non sono soldi regalati, sono soldi che rappresentano un debito per noi cittadini quindi se li dobbiamo spendere male meglio che tornino indietro. Noi vorremmo sapere se i fondi, previsti in agenda urbana, vanno a sovrapporsi. In tal caso preferiremmo che non vengano spesi. Vorremmo sapere se gli stessi interventi sono previsti nel CIS e anche già previsti nell’agenda urbana. Uno dei due dovrebbe essere tolto, non si possono sovrapporre i due interventi anche perchè le cifre sono enormi.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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