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“Salviamo la colonia di Camigliatello”. Una petizione per far rivivere il gioiello della Sila

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“Salviamo la colonia di Camigliatello”. Una petizione per far rivivere il gioiello della Sila

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Il Comitato Risorgi Colonia lancia una petizione on-line e una raccolta di firme tra Cosenza e Camigliatello “dopo l’ennesimo atto vandalico compiuto ai danni della Colonia silana Federici chiediamo attenzione e messa in sicurezza e il recupero strutturale dell’intero complesso”

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COSENZA – Una delle strutture più antiche e suggestive dell’interno parco nazionale della Sila per bellezza, storia e rilevanza sociale. Parliamo della colonia silana in località Moccome a Camigliatello, da tempo oramai in totale stato di abbandono e degrado e soggetta a continui raid vandalici. Una struttura imponente, ricca di fascino e circondata da maestosi boschi di pino. L’intero complesso fu edificato in seguito al terremoto alla fine del 1908 ed adibito a centro estivo per bambini malati di malaria  e come sanatorio permanente. Per anni questa struttura divenne un importante punto di riferimento. La colonia nel tempo si arricchi di numerosi padiglioni come la foresteria, un piccolo ospedale e anche una chiesa. Tantissime personalità importanti che vi lavorarono all’interno tra cui la dottoressa Angela Borrino, prima donna ad ottenere una cattedra universitaria. Dopo la seconda guerra mondiale ospitò anche i bambini bisognosi indirizzati dall’assistenza post bellica e negli anni 80 fu rilevata dalla Regione Calabria per lo svolgimento di corsi professionali

Adesso di questo gioiello non resta che ruggine, sporcizia e ragnatele con la struttura in totale stato di degrado. Diversi sono stati nel corso degli ultimi anni gli appelli e le richieste di intervento e ripristino della struttura rimaste però inascoltate. Il Comitato Risorgi Colonia ha perciò deciso di lanciare una petizione on-line

“Dopo l’ennesimo atto vandalico compiuto ai danni della Colonia silana Federici di Camigliatello, ci vediamo costretti ad assumere iniziative più rumorose” scrive il comitato che sottolinea come “più volte siano state denunciati negli ultimi tempi il vergognoso e immotivato abbandono dello storico complesso che sorge in località Moccone di Camigliatello, dato in pasto ad avvoltoi occasionali che con frequenza settimanale si introducono all’interno della struttura danneggiandola e depredandola facendo si che venga disperdendo un patrimonio storico di grande valore, non solo per le rovine arrecate al complesso, ma anche per la perdita di documenti e suppellettili che narrano una storia magnifica”.

Comitato che evidenzia come “ai nostri puntuali articoli sono seguite denunce presso la Soprintendenza bruzia, il Nucleo TPC dei carabinieri di Cosenza e la stazione dei carabinieri di Camigliatello. È nostra intenzione ora dare seguito alla battaglia che abbiamo intrapreso, visti i numerosi consensi che provengono dalla società civile, e lo facciamo lanciando una petizione on line (http://chng.it/kCZLn8Zc) e una raccolta firme da effettuarsi tra Camigliatello e Cosenza. Chiediamo in primis attenzione e messa in sicurezza per la Colonia silana, in secondo luogo il recupero strutturale dell’intero complesso e infine che possa beneficiare di fondi per la realizzazione di progetti ad hoc. La Colonia Federici di Camigliatello – conclude il comitato  Risorgi Colonia – deve tornare a vivere sulla scia tracciata già nel lontano 1910, quando il Comitato antimalarico di Cosenza decise di fondare una struttura per i bambini malarici, divenendo in breve un esempio di struttura pubblica di alti fini sociali, di grande funzionalità e di immensa bellezza”.

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