Calabria
Messignadi non è più zona rossa “adottate misure efficaci. Hanno contenuto i contagi”
Con un’ordinanza firmata dalla Santelli è stata revocata la zona rossa nella frazione Messignadi di Oppirto Mamertina istituita il 29 agosto a seguito di un focolaio tra persone di diversi nuclei familiari “le misure adottate hanno contenuto i contagi e si sono dimostrate efficaci e l’ultima positività è datata 10 settembre 2020”
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OPPIDO MAMERTINA (RC) – È stata revocata la zona rossa dalla frazione Messignadi nel comune di Oppido Mamertina. Con l’ordinanza numero 66 della Presidente Santelli, vengono così revocate le disposizioni fissate con l’Ordinanza del 29 agosto che riguardavano la limitazione agli spostamenti dopo un focolaio scoppiato nella frazione del comune reggino.
L’ordinanza di revoca è motivata anche dalla comunicazione arrivata dal Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria nella quale è specificato che “le misure adottate hanno contenuto i contagi e si sono dimostrate efficaci, che la popolazione residente nella frazione di Messignadi è stata sottoposta a screening volontario, per un totale di 1094 tamponi eseguiti, con 22 casi confermati, di cui un guarito e due casi collegati residenti in altro Comune, che l’ultima positività registrata è datata 10 settembre 2020 e, comunque, tutti i casi confermati ed i loro contatti sono sottoposti ad isolamento domiciliare con sorveglianza attiva e che l’attuale situazione è sotto controllo e appaiono venute meno, al momento, le condizioni che avevano determinato la necessità di emanare gli specifici provvedimenti nell’area interessata”
Nell’ordinanza di revoca viene comunque dato atto che “comunque non è del tutto escludibile la comparsa di nuovi casi confermati, considerata la numerosità dei soggetti contagiati, l’eventuale presenza di contatti non dichiarati, nonché delle potenziali situazioni derivanti dagli spostamenti consentiti delle persone residenti e per questo viene ritenuto opportuno “procedere alla revoca dell’Ordinanza n. 64/2020 e alla sospensione delle disposizioni in essa contenute, che cessano di avere efficacia al fine di consentire la ripresa delle normali attività sociali, produttive, commerciali e lavorative nel territorio interessato, ribadendo l’obbligo dell’uso delle mascherine o altre protezioni idonee a proteggere le vie respiratorie, in tutti i luoghi chiusi e all’aperto accessibili al pubblico, nelle circostanze in cui la distanza interpersonale non possa essere rispettata, fermo restando in ogni caso il divieto di assembramento ed il rispetto delle misure igieniche di prevenzione”.
Ancora è opportuno “mantenere elevato il livello di attenzione circa il rispetto dei provvedimenti regionali adottati per l’emergenza e sugli obblighi connessi ai provvedimenti di isolamento e quarantena, nonché sulla eventuale insorgenza di sintomatologia COVID-19 correlata, con adozione di tutte le procedure previste per le diverse fattispecie” dato atto che “in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico locale le misure indicate potranno essere rimodulate”
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