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Liquirizia: s’allargano i confini del Consorzio di Calabria

CASTROVILLARI – Nel segno della qualità controllata della liquirizia D.O.P. made in Calabria e per un rafforzamento ottimale delle quantità rispetto ad una domanda del mercato sempre più consistente che da oggi intereserà anche il territorio di Castrovillari. Il Consorzio di Tutela

della liquirizia di Calabria D.O.P. si è riunito nella sala Giunta, al primo piano di palazzo Gallo, sede municipale di Castrovillari, per tenere una pubblica audizione e procedere alla modifica dell’articolo 3 (Delimitazione area di produzione) del Disciplinare di Produzione della “Liquirizia di Calabria D.O.P.” che vede proprio l’inserimento del territorio di Castrovillari. Erano presenti oltre al presidente del Consorzio di Tutela della Liquirizia di Calabria D.O.P., Antonio Massarotto, anche Roberto Varese, dirigente della direzione generale PQA3 per la promozione agroalimentare, MIPAAF, e Giuseppe Zimbalatti, direttore generale dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione della Regione Calabria oltre i produttori ed i trasformatori di liquerizia nonché diversi cittadini provenienti dai vari territori. Il sindaco Domenico Lo Polito, presente con l’Assessore allo Sviluppo Economico e Produttivo, Nicola Di Gerio, e il segretario generale dell’Ente, Maurizio Ceccherini, intervenendo oltre a dare il saluto, ha richiamato il ruolo di una risorsa dell’eccellenza che da decenni caratterizza il territorio nord calabrese e che da oggi vede la presenza anche di Castrovillari. Ringraziamenti al sindaco e all’assessore per la squisita accoglienza sono giunti dal presidente del Consorzio e dagli altri funzionari regionali. «L’incontro di oggi – è stato precisato durante il momento – è anche un ulteriore segnale importante di collaborazione tra soggetti per affermare quei vincoli, fondamentali per lo sviluppo di un prodotto che necessita sempre più di condizioni di crescita, attraverso la valorizzazione di quel capitale umano, fondamentale nella partecipazione degli indirizzi e gestione delle scelte economiche ed imprenditoriali che si riferiscono al suo settore e si prefiggono un’opportunità di miglioramento socio economica delle aree interessate». Questo lo spirito degli interventi, prima e dopo l’audizione per modificare l’articolo 3 sulla delimitazione delle aree di produzione (ed inserire il territorio del capoluogo del Pollino), soprattutto di comune responsabilità e partecipazione come espressione di un forte desiderio per la promozione ed affermazione di una “preziosità naturale, la liquirizia, che il mercato nazionale ed internazionale ci invidia. Da qui la valenza della manifestazione.

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