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Maxi blitz “Imponimento” tra Calabria e Svizzera, spicca il nome di Stillitani

L’operazione della Guardia di Finanza e della Polizia elvetica è coordinata da Dda Catanzaro ed è in corso di esecuzione in Italia e Svizzera. Sono 75 le persone arrestate e accusate di essere legate a cosche della ‘ndrangheta

 

CATANZARO – Sono 158 le persone indagate alle quali vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, associazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, fittizia intestazione di beni, corruzione ed altri reati, tutti aggravati dalle modalità mafiose. Nel mirino esponenti di affermate famiglie della criminalità organizzata calabrese, operanti principalmente nel territorio che collega Lamezia Terme alla provincia di Vibo Valentia.

Nel corso del blitz  sono stati sequestrati beni per 169 milioni di euro. L’operazione vede impegnati oltre 700 finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro e dello Scico di Roma, con il supporto dei reparti del Comando regionale Calabria, in simultanea con la Polizia Giudiziaria Federale di Berna ed è il frutto di anni di lavoro investigativo svolto nell’ambito di una Squadra investigativa comune (Joint Investigation Team) costituita presso Eurojust tra magistratura e forze di polizia dei due Paesi, cui hanno aderito, per l’Italia, la Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro e reparti della Guardia di finanza (Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro e S.C.I.C.O. di Roma) e, per la Svizzera, la Procura della Confederazione Elvetica di Berna e la Polizia Giudiziaria Federale di Berna.

Spicca il nome di Stillitani

C’è anche Francescantonio Stillitani, 66 anni, ex assessore regionale e sindaco di Pizzo, tra le 158 persone indagate nell’inchiesta “Imponimento”. Stillitani, è anche imprenditore del settore turistico e agricolo con interessi nell’area di Pizzo. Indagato anche il fratello Emanuele. Nell’inchiesta che ha fatto luce sull’espansione dei clan in Svizzera Stillitani sarebbe indagato per concorso esterno in associazione mafiosa ed estorsione. Nell’inchiesta c’è anche un altro di imprenditore turistico, Vincenzo Renda, anch’egli di Vibo, e già coinvolto nella maxi inchiesta Rinascita Scott.

Ecco i nomi degli indagati:

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