Cosenza
L’uovo pasquale e la Madonna del Pilerio, Cgil Cosenza: “quali sono le aziende?”
Il sindaco Mario Occhiuto, finito al centro delle critiche per l’installazione di un uovo di Pasqua gigante all’ingresso della città visto il periodo di enorme difficoltà aveva spiegato che il gesto di “bellezza” era ad opera di alcune aziende
COSENZA – In pochi se ne erano accorti visto che per strada sono davvero ridotte al minimo le auto in circolazione, ma quell’uovo di pasqua illuminato ha mandato su tutte le furie molti cosentini. Il 2 aprile scorso, per come dichiarato dal Sindaco Mario Occhiuto, sono stati installati “l’effige della Madonna del Pilerio davanti al plesso di malattie infettive dell’Ospedale e un Uovo Pasquale avvolto dal tricolore all’ingresso della città…”.
In merito alla vicenda la Cgil di Cosenza, alla luce del D.P.C.M. 22 marzo 2020, e successive integrazioni, riguardante la sospensiva delle attività non ritenute essenziali, chiede che venga identificata l’azienda, ovvero le aziende, che ha provveduto all’installazione dei suddetti impianti e se tale attività rientra tra quelle ritenute essenziali dalla succitata normativa. Nella nota a firma del segretario Umberto Calabrone si sottolinea come “la ricerca sul sito istituzionale del Comune di Cosenza, ad oggi, non riporta informazioni relative né ad incarichi né a richieste di occupazione di suolo pubblico da parte di privati finalizzati alla installazione delle due strutture”.
“Nell’ambito del lavoro meticoloso che la Prefettura di Cosenza sta svolgendo, siamo certi che provvederà, nel più breve tempo possibile, alle verifiche del caso per come prevedono le normative vigenti”. Sono in tanti a ritenere che la luminaria dell’uovo pasquale sia inopportuna e che in qualche modo manchi di rispetto alle vittime di questa terribile tragedia. Come se non bastasse in questo periodo sono consentite le aperture di attività e aziende ritenute “essenziali”.
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