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Passepartout: l’inchiesta sugli appalti non andrà a Cosenza. Resta a Catanzaro

Calabria

Passepartout: l’inchiesta sugli appalti non andrà a Cosenza. Resta a Catanzaro

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Rimane a Catanzaro il procedimento che vede indagati anche il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e l’ex consigliere regionale Nicola Adamo. Lo ha deciso il GUP Alfredo Ferraro

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CATANZARO – Il procedimento giudiziario scaturito dall’inchiesta denominata “Passepartoutrimarrà a Catanzaro. Lo ha deciso il gup Alfredo Ferraro che ha rigettato tutte le questioni preliminari avanzate dalle difese che chiedevano di trasferire gli atti al tribunale di Cosenza per competenza territoriale. Nell’inchiesta della DDA, che vede implicate 20 persone, figurano anche il governatore della Calabria Mario Oliverio, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e l’ex consigliere regionale Nicola Adamo. Nell’inchiesta sarebbero emersi diversi illeciti nell’affidamento e nella gestione di appalti di opere pubbliche tra i quali sono finiti anche i lavori della metropolitana leggera di Cosenza-Rende-Unical e quelli sul nuovo ospedale di Cosenza. Le accuse sono a vario titolo di turbative d’asta, abusi d’ufficio, frodi nelle pubbliche forniture.

Questa mattina il gup ha formalizzato il rito abbreviato per 5 persone: Tito Bertinulli, 63 anni, Giovanni Forciniti, 55 anni, Pasquale Gidaro di 52 anni, Eugenia Montilla, di 56 anni, e Fortunato Varone di 42anni. I difensori di altri 4 imputati si sono riservati di comunicare le loro intenzioni il 30 marzo, giorno in cui il procedimento si è aggiornato e che potrebbe decidere gli eventuali rinvii a giudizio. Rigettata l’istanza di inutilizzabilità di alcune intercettazioni telefoniche. Nell’udienza sono stati sentiti Luigi Zinno dirigente della Regione Calabria, Giuseppe Lofeudo funzionario delle Ferrovie della Calabria e Antonio Capistro. I difensori di Oliverio, Occhiuto ed Adamo, intanto, hanno reso noto che non richiederanno per i loro assistiti riti alternativi e che, in caso di rinvio a giudizio, andranno a dibattimento. Al momento si è costituita nel processo solo una parte civile e, allo stato, non se ne profilano altre, Regione Calabria compresa.

In totale sono 20 gli indagati: Mario Oliverio, Nicola Adamo, Luigi Incarnato, Mario Occhiuto, Luca Morrone, Luigi Giuseppe Zinno, Giuseppe Lo Feudo, Pietro Ventura, Rocco Borgia, Antonio Capristo, Giuseppe Trifirò, Tito Nulli Berti, Santo Marazzita, Pasquale Gidaro, Arturo Veltri, Giulio Marchi, Armando Latini, Giovanni Forciniti, Fortunato Varone, Eugenia Montilla

 

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