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Santelli “la Calabria non può più essere terra di diritti negati” e la Gelimini attacca il Pd

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Santelli “la Calabria non può più essere terra di diritti negati” e la Gelimini attacca il Pd

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A Reggio Calabria presentazione dei candidati nella circoscrizione sud per il candidato del centrodestra Jole Santelli. Al suo fianco Mariastella Gelimini che non risparmia stoccate al Pd e a Callipo ” è il candidato civico di Zingaretti, è andato a togliere le castagne dal fuoco al Pd”

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REGGIO CALABRIA – “Ho scelto di aprire qui la mia campagna elettorale perché la considero la mia città di adozione e perché questa è la città a cui deve essere restituito l’orgoglio e la dignità che merita”. Si apre con le note dell’inno alla Calabria, scritto da Jole Santelli, la campagna elettorale “reggina” della candidata del centrodestra alle regionali con la presentazione delle liste della circoscrizione meridionale nell’auditorium Nicola Calipari . La Santelli ha chiesto un impegno a tutti i candidati: “noi andremo al Governo non al potere” aggiungendo che “non esisterà l’IO ma la nostra politica sarà declinata con il NOI. Faremo squadra, faremo squadra con tutti coloro che hanno a cuore il futuro della Calabria. Faremo squadra chiamando le migliori energie, faremo squadra per restituire alla Nostra Calabria l’orgoglio, la dignità ed il futuro che merito”.

A fare gli onori di casa i deputati Francesco Cannizzaro e Felice Maurizio D’Ettore. Al loro fianco Mariastella Gelmini arrivata da Roma. Presenti e partecipi tanti giovani “sono loro il pensiero costante, la traccia trasversale che segna ogni punto del programma per la nuova Calabria. Ogni settore si rialza solo con la loro energia. Così quando Jole Santelli parla dell’Aspromonte e della Locride, della Piana e dell’area Grecanica,  aggiunge che “tutti questi luoghi devono poter essere invasi dai nostri giovani e delle loro idee. Le bellezze devono riempirsi di azioni forti che valorizzino beni e persone, riempirsi di imprese. Le emergenze, dalla sanità al welfare, alla sicurezza, che troppo spesso soffocano la quotidianità, saranno al centro delle nostre prime azioni di governo – ha detto la Santelli – in un confronto serio e collaborativo con gli organi dello Stato” per rimarcare il tema della Calabria come “Terra di normalità” perché “non si può continuare ad essere terra di diritti negati“. E poi il riferimento a Gioia Tauro, affinché “finisca di essere il simbolo di un’occasione sprecata”. Il tempo non è una variabile indipendente. Jole Santelli parla di “tempi certi” e per Reggio Calabria ha in mente il più grande centro Euro-Mediterraneo, dove far confluire le grandi multinazionali, un luogo dove coinvolgere gli asset strategici di questo Paese da Eni a Leonardo. “Noi andremo al governo non al potere” ha concluso Jole Santelli. “Faremo squadra con tutti coloro che hanno a cuore il futuro della Calabria, con le migliori energie, per restituire ai calabresi l’orgoglio, la dignità ed il futuro che meritano“.

La Gelimini “Callipo candidato di Zingaretti. È prigioniero del PD”

Abbiamo letto il programma di Callipo e per un attimo abbiamo avuto la sensazione di leggere un programma, e anche un insieme di considerazioni, di chi è arrivato dalla luna. Ma lo sa Callipo che è il candidato della sinistra? Quando parla delle condizioni disastrose della Calabria, lo sa che alla guida della Regione ci sono quelli che l’hanno ridotta così?“. Lo ha detto Mariastella Gelmini, presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, intervenendo a Reggio Calabria alla presentazione delle liste a sostegno di Jole Santelli. “Lo sa – ha proseguito – che la forza politica che è stata al governo nazionale quasi ininterrottamente – con l’eccezione dei quindici mesi della parentesi del governo giallo-verde – dal 2011 in poi è il Partito democratico? Callipo è il candidato ‘civico’ di Zingaretti: è andato a togliere le castagne dal fuoco al Pd. Dieci anni fa Callipo fu il candidato alla presidenza della Regione di Di Pietro, sostenuto anche da De Magistris e nonostante ciò non è riuscito neanche a convincere i grillini”. “Noi – ha concluso la Gelmini – abbiamo così tanto rispetto della storia centenaria della sua impresa che vorremmo che Callipo restasse sì in Calabria, ma alla guida della sua azienda. Lì siamo sicuri che potrebbe continuare a fare bene. Perché al governo della Regione, sarebbe prigioniero del Partito democratico”.

 

 

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