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Callipo risponde al Gip “dimostrerò la mia estraneità” e si dimette da sindaco

Calabria

Callipo risponde al Gip “dimostrerò la mia estraneità” e si dimette da sindaco

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Il sindaco di Pizzo ha negato tutte le accuse contestando l’accusa mossa dalla DDA. I legali “ha sostenuto le proprie ragioni e risposto alle domande del Giudice senza alcuna riserva o titubanza, sottolineando più volte la sua fiducia nella Magistratura e nella Giustizia”

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PIZZA CALABRO (VV) – Ha negato ogni addebito, contestando la ricostruzione accusatoria della Dda di Catanzaro e riservandosi la produzione di documentazione a sostegno delle proprie tesi Gianluca Callipo, il sindaco di Pizzo arrestato giovedì nell’operazione Rinascita-Scott, comparso oggi davanti al gip di Cosenza per l’interrogatorio di garanzia. Callipo, presidente di Anci Calabria, ha quindi risposto alle domande contestando le accuse di omissione e di concorso esterno in associazione mafiosa. In particolare si fa riferimento all’omissione in ordine all’assegnazione di un’abitazione ad un esponente di punta della consorteria locale e alla vicenda della gestione di un noto ristorante di Pizzo. I difensori di Callipo, gli avvocati Armando e Clara Veneto, e Roberto Franco, hanno annunciato il deposito, per lunedì, di documentazione a sostegno delle affermazioni rese dall’amministratore.

«Sta mostrando una forza d’animo eccezionale, alimentata dalla solida certezza di poter dimostrare la sua totale estraneità alle ipotesi di reato che gli vengono contestate, scrivono in una nota i legali  che si dichiarano confortati dall’esito dell’interrogatorio di garanzia, nel corso del quale il primo cittadino della città napitina ha risposto con puntualità alle accuse che ne hanno determinato l’arresto nell’ambito dell’inchiesta Rinascita Scott. Callipo non si è avvalso della facoltà di non rispondere ed ha sostenuto l’interrogatorio con estrema precisione. Ha sostenuto le proprie ragioni e risposto alle domande del Giudice senza alcuna riserva o titubanza, sottolineando più volte la sua fiducia nella Magistratura e nella Giustizia, ora come sempre, quale uomo della Società Civile e rappresentante delle Istituzioni al servizio esclusivo della collettività. Un atteggiamento – concludono gli avvocati – che ha colpito per la determinazione con cui ha rigettato i capi d’imputazione, dichiarandosi completamente estraneo alle finalità delittuose attribuite a fatti e circostanze. Nel corso della sua audizione, Gianluca Callipo ha anche comunicato la decisione di dimettersi dalla carica di sindaco. Lo ha fatto chiedendo di allegare agli atti una lettera indirizzata al Prefetto di Vibo Valentia e, nelle intenzioni, anche ai cittadini di Pizzo».

«Uno scritto toccante – raccontano gli avvocati – con il quale ha espresso tutto il suo amore per la città che per due volte l’ha eletto sindaco. Una lettera nella quale ringrazia tutti i componenti della Giunta e, prima ancora, i cittadini che hanno avuto fiducia in lui e assicura che riuscirà a dimostrare che questa fiducia è stata ben riposta, perché assolutamente estraneo alle accuse che gli vengono mosse». Callipo ha motivato le sue dimissioni con la volontà di non gravare con la sua vicenda personale sulle sorti e sull’immagine di Pizzo, pur nella consapevolezza di non aver commesso i reati che gli vengono imputati e con la convinzione di doversi difendere nell’ambito del processo in cui è coinvolto, rispettandone tutte le regole. «Un vero e proprio atto di amore nei confronti di Pizzo – rimarcano i legali. La sua lettera e le sue dichiarazioni esprimono razionalità, competenza amministrativa e trasporto emotivo, del Sindaco e dell’uomo chiamato ad affrontare la più difficile delle prove».

 

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