Cosenza
Caso Tripargoletti. Lav Service: «la signora non ha voluto confrontarsi con noi»
“Non si vince al superenalotto se non si gioca la schedina”; con questo esempio Vincenzo Catanzariti spiega che, se la signora Grazia avesse voluto davvero risolvere la vicenda, avrebbe potuto incontrare i titolari della ditta per la quale lavora che allo stato non hanno mai avuto un confronto con lei
COSENZA – Si trascina la vicenda di Grazia Tripargoletti anche se, dal punto di vista della ditta per la quale lavora, c’è stata la massima apertura al confronto mentre la signora, manca da più di un mese dal lavoro e non ha partecipato all’incontro con l’Ugl. Stamattina Vincenzo Catanzariti, titolare insieme al fratello della Lav Service, ditta nella quale lavora la Tripargoletti, è intervenuto ancora una volta sulla questione, e ribadito nuovamente la posizione dell’azienda ai microfoni di RLB
ASCOLTA
«La nostra è una posizione di totale apertura anche, se al momento, la signora è oggetto di contestazione disciplinare in quanto ancora ad oggi, dopo varie vicissitudini è assente dal lavoro dallo scorso 11 ottobre. Ha fatto un periodo abbastanza lungo di assenza ingiustificata, e poi ha presentato dei certificati medici. Non è rientrata al lavoro ma non è stata attuata alcuna procedura e, secondo noi, non c’è stata alcuna volontà di risolvere il problema e si è solo voluto creare un caso mediatico».
Vincenzo Catanzariti spiega che la sua è un’attività che va avanti da diversi anni: «nonostante la giovane età insieme a mio fratello abbiamo creato questa società e siamo impegnati in questo settore da circa 12 anni. Ci sentiamo lesi perchè ne facciamo una questione di professionalità e di stile di vita. Non ledere gli interessi dei lavoratori è stata sempre una nostra priorità. Nel caso specifico ci siamo tutelati d’accordo con il nostro legale e la signora ha avuto più volte una mano da parte nostra con, ad esempio, anticipi sul salario o altro. Se avessimo avuto qualcosa contro la signora…».
Ed è per questo motivo che «consci della nostra totale assenza di condotta lesiva, ci siamo noi posti al vaglio dell’Ugl, e la signora Tripargoletti e il signor Brogni, non si sono presentati. Anche la stessa Ugl non ha rilevato condotta lesiva di nessun diritto nei confronti della signora ma sono emerse solo le oggettive impossibilità ad accogliere le sue pretese. Purtroppo non possiamo per problemi di carattere tecnico organizzativi ma anche di direttive dettate dall’ente appaltante. Non ci è possibile e ciò si evince anche dal fatto che l’Ugl ha preso le distanze dal signor Brogni».
Insomma quello che Catanzariti spiega è che forse “bastava un incontro, una telefonata, avrebbe potuto comunque discutere con noi anzichè andare dai media a sventolare falsi moralismi. Capiamo che un sindacato quando c’è un problema deve tutelare il lavoratore, ma deve anche tutelare la parte datoriale sana perchè se non c’è il datore di lavoro non c’è il lavoro. Siamo due remi della stessa barca. L’unica nota positiva di questa vicenda è stata avere la solidarietà e le parole dei dipendenti, e siamo orgogliosi perchè per noi il lavoratore è una risorsa d’azienda ma prima di tutto è una “persona” che noi trattiamo come tale, che ha dei diritti che noi non vogliamo ledere».
Per il momento la vicenda è ferma «perchè – spiega il titolare della Lav Service – la signora è in contestazione disciplinare e non abbiamo avuto neanche modo di interfacciarci con lei. Per questo sottolineo che la signora si deve mettere anche nelle condizioni di farsi aiutare. Noi siamo qui e aperti a tutte le soluzioni ma si deve avere la volontà di confrontarsi. E’ come dire di voler vincere al superenalotto senza comprare il biglietto».
Social