Italia
“Siamo servitori, non siamo servi”. La polizia dice basta e scende in piazza
In piazza Montecitorio a Roma martedì 22 ottobre “siamo stanchi di vederci mortificati”. A Sostegno della mobilitazione anche la Federazione sindacale della Polizia di Stato
L’ambiente delle forze dell’ordine è incandescente, l’insoddisfazione è tangibile nei quotidiani comunicati stampa sindacali, sulle bacheche Facebook e sui giornali. E dopo tante promesse non mantenute dal precedente governo e ben poca considerazione da parte dell’attuale, l’ennesima goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il recente, tragico plurimo omicidio che ha coinvolto due giovani poliziotti a Trieste. E’ stata per queste ragioni indetta una manifestazione a Roma prevista per martedì 22 ottobre, dalle 11.00 alle 14.00, in piazza Montecitorio.
A parlarne è Andrea Cecchini, segretario di Italia Celere che ha annunciato la mobilitazione: “La politica ha usato la polizia per giochi di partito, tralasciando la sicurezza, per questo mostreremo ai politici tutte le promesse fatte in questi anni e mai mantenute. I tagli lineari hanno impedito di acquistare gli strumenti che ci servono per fare questo mestiere”, spiega ancora Andrea Cecchini. La politica ha preferito altre voci di spesa, tralasciando il settore “sicurezza”, e così gli agenti sono rimasti a secco. Ad oggi non esiste neppure un protocollo operativo che metta per iscritto nero su bianco come un operatore della sicurezza deve agire in ogni determinato momento. Ci si affida all’improvvisazione. Le manette, poi, solo in caso di “comprovato pericolo”, finché un killer non ruba le pistole a due agenti e li manda all’altro mondo. Per non parlare dei Taser, promessi da tempo ma ancora fermi al palo “per colpa dei tagli”.
Fsp Polizia “ennesimo poliziotto in ospedale e aggressore già libero”
“Troppi morti e feriti fra le Forze dell’ordine nella sostanziale indifferenza della politica. A Foggia abbiamo assistito all’ennesimo scempio di un agente finito in ospedale gravemente ferito e un aggressore arrestato con una lunga serie di accuse già tornato in libertà come nulla fosse. Tutto questo è lo specchio di una realtà non più sostenibile per centinaia di migliaia di donne e uomini in divisa che sono Servitori dello Stato ma vengono trattati da servi”. E’ quanto sostiene Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp (Federazione sindacale delle Polizia di Stato), che ha annunciato il sostegno della manifestazione di protesta indetta per martedì 22 ottobre in piazza Montecitorio.
“Un sistema che non li tutela minimamente e non li sostiene adeguatamente si traduce, nei fatti, in un attentato continuo alla loro incolumità – continua la nota della federazione italiana di Polizia – rispetto al quale non è più possibile accettare la noncuranza e la superficialità di chi ha il dovere di garantire la sicurezza dei cittadini e, per farlo, deve assicurare i mezzi, gli strumenti, le leggi, le regole e la considerazione dovuta a chi dedica l’intera esistenza a vegliare sullo Stato e le sue Istituzioni. Ecco perché sosteniamo pienamente le ragioni che stanno alla base della manifestazione indetta per martedì prossimo, 22 ottobre, in piazza Montecitorio, a difesa dei poliziotti italiani. E’ sacrosanto chiamare a responsabilità chi ha l’onore ma anche l’onere di sedere su poltrone dalle quali si decide delle sorti del Paese, e in definitiva della nostra vita personale e professionale di persone che hanno scelto di servire il Paese, e continuano a farlo nonostante tutto, nonostante i morti e i feriti che si susseguono come fosse normale, le carenze abissali, l’abbandono in cui vengono quotidianamente lasciati, nonostante l’indifferenza e l’astio, nonostante li si dia sempre e comunque per scontati, nonostante l’unico gesto che si riesca puntualmente a compiere per loro siano vuoti messaggi di cordoglio all’ennesimo funerale di Stato”.
Un intervento che giunge nel giorno in cui si è diffusa la notizia dell’ennesimo ferimento di un agente, aggredito nel Foggiano da un passeggero che si trovava su un treno senza biglietto, il quale ha riportato la frattura scomposta del braccio sinistro. Il poliziotto è ricoverato in ospedale e dovrà subire un intervento, mentre l’aggressore, arrestato con le accuse di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, interruzione di un servizio pubblico e porto abusivo di armi perché trovato con un coltello, oggi è stato processato per direttissima, e rimesso in libertà in attesa del prosieguo del processo, che riprenderà il 14 novembre.

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