Calabria
Farmaci rubati e rivenduti in nero, tra i più gettonati il Viagra. Tre arresti
L’operazione denominata Blu Express è scattata alle prime luci dell’alba tra la Calabria e il napoletano
CATANZARO – Oltre 80 militari del gruppo carabinieri per la Tutela della Salute di Napoli e dell’Arma territoriale stanno eseguendo da questa mattina una vasta operazione, relativa alla fase conclusiva dell’indagine denominata ‘Blu Express’, che prevede l’esecuzione di tre misure cautelari restrittive e di sequestri preventivi, con l’impiego di oltre 80 militari del gruppo carabinieri per la Tutela della Salute di Napoli e dell’Arma territoriale.
L’operazione, condotta dal Nas di Catanzaro e coordinata dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, ha disvelato un diffuso malaffare relativo al furto, alla ricettazione e alla successiva rivendita in nero di farmaci. Nella conferenza stampa il procuratore della Repubblica di Lamezia Salvatore Curcio ha spiegato che la maggior parte dei farmaci trafugati erano quelli per la disfunzione erettile, il cosiddetto Viagra, e sostanze ritenute dopanti per le attività sportive.
I tre finiti ai domiciliari sono Luigi Strangis, Giovanni Butera e Antonio Bonsignore, tutti del lametino. Proprio Strangis avrebbe gestito l’associazione. Un corriere che avrebbe materialmente sottratto i carichi di medicinali destinati a una farmacia per venderli illegalmente sia al dettaglio che all’interno di altri esercizi farmaceutici. Attività che ha portato al sequestro della farmacia Palmieri a Maida della quale Strangis era dipendente mentre gli altri due soggetti fungevano da corrieri.
Altre 8 persone sono indagate in stato di libertà. L’accusa è associazione per delinquere finalizzata al furto ed alla ricettazione di specialità medicinali ad uso umano. I furti e le appropriazioni indebite avvenivano grazie alla complicità di alcuni insospettabili magazzinieri che materialmente facevano sparire interi colli di medicine. In altri casi corrieri compiacenti omettevano la consegna dei farmaci più appetibili alle farmacie destinatarie oppure eseguivano ordini fittizi per poi appropriarsi dei medicinali. Una volta fatta incetta dei medicinali, l’organizzazione, attraverso quella che inquirenti e investigatori hanno definito una vera e propria rete di spaccio, procedeva a vendere clandestinamente i farmaci.
“Il Nas ha dato un contributo rilevante ed è particolarmente attento alla salute pubblica. L’attività investigativa chiusa oggi, lo dimostra efficacemente. Il commercio abusivo di farmaci – ha spiegato Curcio – anche di un certo rilievo e costo, al di fuori dei canali ufficiali farmaceutici, è sicuramente una fonte di rischio non indifferente”.
Con questa attività “è stata sgominata – spiega il procuratore di Lamezia – un’associazione per delinquere vera e propria che commerciando abusivamente farmaci, sia mediante vendita diretta, al dettaglio ai singoli consumatori, sia attraverso la vendita ad esercizi farmaceutici che in nome della logica del profitto, e del risparmio sull’acquisto di farmaci si approvvigionavano da questa organizzazione, è stato dato un segnale forte e preciso, ed è stato interrotto un pericolosissimo commercio abusivo di farmaci che avrebbe potuto danni non indifferenti”.
Il viagra tra i più ricercati
“I farmaci più ricercati – spiega Curcio – erano quelli relativi alla disfunzione erettile che poi l’organizzazione provvedeva autonomamente a cedere a titolo oneroso al dettaglio ma anche altre tipologie di farmaci appannaggio degli esercizi farmaceutici. Tutto è partito dalla denuncia di un’azienda farmaceutica che aveva rilevato alcune anomalie tra quanto fornito e fatturato e quanto percepito. Sentito il titolare dell’esercizio farmaceutico interessato a questi acquisti, è risultato che parte della merce pur risultando fatturata non arrivava a destinazione. Partita una capillare attività dei carabinieri del Nas con attività tecniche di captazione ma anche controlli, pedinamenti e osservazioni sul territorio che hanno portato al sequestro di farmaci e dalla individuazione di specifiche fattispecie di reato anche relativamente dell’utilizzo di prodotti dopanti in palestre”.
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