Provincia
Cimitero Cassano: la (brutta) storia continua
Le salme sono ancora in attesa di tumulazione. Mancavano i loculi. Ma era scatta l’ordinanza urgente da parte dei commissari
CASSANO ALL’IONIO – Le salme in attesa di tumulazione al cimitero comunale di Cassano si erano accumulate in attesa di avere sepoltura. Mancavano i loculi. Ora ci sono, sono stati completati. Ma era scatta l’ordinanza urgente da parte dei commissari.
Dai riscontri della commissione straordinaria, composta dai vice prefetti Mario Muccio e Roberto Pacchiarotti e dalla dirigente di prefettura Rita Guida, risultavano pervenute segnalazioni sulla mancata sepoltura di defunti al cimitero di Cassano nonostante i lavori di realizzazione di nuovi loculi siano stati da tempo completati. «È indispensabile precisare che, ad oggi, nella sala mortuaria del cimitero, risultano 10 bare in attesa di tumulazione. I relativi loculi sono stati già assegnati, ma non consta agli uffici comunali che i parenti dei defunti abbiano regolarizzato le procedure in atto, con i relativi adempimenti necessari per garantire la prevista tumulazione». Al fine di contemperare la tutela della “pietas” nei confronti dei defunti con l’igiene e la salute pubblica, la commissione straordinaria, con ordinanza contingibile e urgente ha, quindi, ordinato di procedere all’immediata tumulazione delle salme, con connessa e immediata rivalsa dei relativi oneri a carico dei congiunti. «Il responsabile del settore tecnico del Comune provvederà nei prossimi giorni – a fronte dell’inerzia e dell’irresponsabilità dei parenti interessati – ad eseguire quanto disposto dall’ordinanza».
Per il Comitato “I Care” però, pare che le cose possano avere una ulteriore chiave di lettura.
«L’ordinanza – sostiene “I Care” – contingibile ed urgente per la tumulazione delle salme giacenti nelle cappelle del cimitero, è stata puntualmente e volutamente disattesa da chi l’ha emessa».
Il Comitato “I Care” decide di fare una denuncia ai commissari ed all’Asl alla Procura di Castrovillari per la questione cimitero, ma si decide comunque di non procedere e di optare prima per la divulgazione di un manifesto. «Succede che, visionato in anteprima il manifesto da parte del commissario Muccio, si prepara un comunicato stampa ad hoc per rispondere ai punti contenuti nel manifesto del comitato». Quello dell’ordinanza.
«La cosa più agghiacciante e cinica – sostiene “I Care” – di questo documento è stata l’attribuzione di responsabilità ai parenti dei defunti per le mancate tumulazioni. Apparentemente i familiari non avrebbero pagato il necessario, maggiorato dalla scellerata ordinanza che avrebbe provveduto ad una dignitosa e tempestiva tumulazione, mai avvenuta dal 6 giugno, data del comunicato».
Le famiglie, però, pare non abbiano pagato «Per una forma di rivolta all’elusione delle norme di attribuzione del loculo da parte del dirigente, criterio che deve essere scrupolosamente cronologico. Ad oggi le bare sono sempre là dov’erano e ancora una volta le istituzioni hanno mentito sapendo di mentire. Il nostro disappunto in questa vicenda va anche alla nostra Asl che è molto attenta agli aspetti burocratici e normativi nel rilascio di una qualsiasi autorizzazione, ma che con un atteggiamento pilatesco ha mantenuto uno squallido silenzio, come se nulla centrasse con queste vicende. In merito abbiamo inoltrato una protesta verso il Ministero della Sanità».
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