Cosenza
Stalking, minacce di morte, molestie soprusi e umiliazioni, due denunce
Tre sono gli uomini denunciati per vari reati e gravi condotte vessatorie e maltrattamenti in famiglia
COSENZA – Stamattina, personale della Squadra Mobile della Questura ha eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e di comunicazione con la stessa, emessa in data odierna dal G.I.P. del Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di F.L.P. di anni 34, di Rende, ritenuto responsabile del reato di cui all’art. 612 bis (stalking).
La misura cautelare trae origine dalle attività investigative condotte dal personale della Squadra Mobile a seguito della denuncia dell’ex convivente dell’uomo, sporta in Questura nei mesi scorsi. Più specificamente, veniva accertato che l’uomo, con condotte reiterate nel tempo, minacciava e molestava la sua ex convivente, seguendola di continuo, controllandone i movimenti e offendendola ripetutamente, cagionandole un perdurante e grave stato di ansia e di paura e un fondato timore per la propria incolumità, costringendola financo ad alterare le proprie abitudini di vita e a cambiare casa.
Nei giorni scorsi, la Squadra Mobile ha eseguito un analogo provvedimento, l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e di comunicazione con la stessa, emessa in data 26 marzo u.s. dal G.I.P. del Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di E.R. di anni 40, di Cosenza, ritenuto responsabile del reato di cui all’art.572 e 61 n. 11 quinquies c.p. (maltrattamenti in famiglia aggravati).
Anche questa misura cautelare trae origine dalle attività investigative condotte dal personale della Squadra Mobile a seguito della denuncia dell’ex coniuge dell’uomo, sporta in Questura nei mesi scorsi.
Nel dettaglio, veniva accertato che l’uomo, con condotte reiterate nel tempo, maltrattava l’ex coniuge, minacciandola di morte, sottoponendola a continui soprusi ed umiliazioni, aggredendola verbalmente e fisicamente, anche in presenza del figlio minore , arrivando, in una circostanza, anche a scagliare all’indirizzo della donna un coltello da cucina senza tuttavia riuscire a colpirla, ponendola così in uno stato di sofferenza morale e psichica tale da renderle la vita impossibile.
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