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“Delinquenti a chi?”: Prendocasa rivendica diritto all’abitare. Cosenza solidale con gli indagati

Cosenza

“Delinquenti a chi?”: Prendocasa rivendica diritto all’abitare. Cosenza solidale con gli indagati

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Assemblea pubblica cittadina presso la sede dell’Auser, per difendere “un’idea altra di stare al mondo e modificare l’esistente”. Indagati dalla Procura di Cosenza lo scorso 13 dicembre 16 attivisti per una presunta associazione a delinquere 

 

COSENZA – «Ora più che mai, di fronte al surreale teorema inquisitorio costruito dalla Procura di Cosenza, c’è bisogno che la città si stringa attorno a chi, da anni, sempre alla luce del sole, ha lottato, fianco a fianco con gli ultimi, per rivendicare un diritto fondamentale, quello all’abitare. Crediamo che per decine di uomini, donne e bambini, provenienti da tutte le parti del mondo, essersi guadagnati un tetto sulla testa, rappresenti, a oggi, una conquista irrinunciabile, uno squarcio di dignità all’interno di un cielo che fa sempre più nero, minaccioso: da Minniti a Salvini, stesso refrain, stesse violazioni delle libertà personali, stessa assoluta indifferenza nei confronti dei bisogni primari di chi, spesso, non ha nulla». Questo è quanto si legge in una nota inviata dal comitato per prendere parte all’assemblea tenutasi presso la sede Auser nel centro storico della città bruzia in cui a gran voce c’è una missiva pubblica per tutti “Noi non arretriamo di un millimetro”.

«Siamo stati indagati, ci hanno dato dei delinquenti, ma noi non arretriamo neanche di un millimetro, consci del fatto che la città ci conosce e, tante volte, ha lottato con noi, è scesa in piazza con noi, ci ha aiutato concretamente a dare vita a numerose iniziative. Di fronte a simili infamanti accuse, c’è solo un modo per reagire: schierarsi. Chi, oggi, non si schiera dalla parte di Prendocasa, automaticamente, si schiera dalla parte del malaffare, della malapolitica, dei giochi di potere, dalla parte di tutto quello che, in questi lunghi anni, abbiamo costantemente denunciato e contribuito a scoperchiare. E, forse, proprio per questo, oggi, ci indagano, perché abbiamo smontato “giocattoli”, compromesso interessi privati, messo alla berlina affaristi, palazzinari e politicanti di ogni colore e appartenenza».

 

#IoMiAssocio, 16 indagati del comitato Prendocasa

Simone Guglielmelli: « C’è stata notificata da parte della Procura di Cosenza un avviso di chiusura delle indagini preliminari a carico di 16 compagni e alcune accuse si riferiscono all’articolo 416, associazione a delinquere. Noi rispediamo al mittente questa accusa perchè la città ci conosce bene; sa bene quali sono le lotte che portiamo avanti, sa bene le nostre storie personali e conosce bene i nostri volti. Noi portiamo avanti lotte sociali che non sono affatto crimini.

Noi portiamo avanti delle lotte per migliorare la nostra vita, per lottare per i diritti di tutti. Ci sono centinaia  di persone nelle nostre occupazioni, siamo tutti insieme una comunità forte che lotta per il diritto dell’abitare in questa città da tantissimi anni. Noi agiremo come abbiamo sempre fatto, con la luce del sole, a testa alta, per rivendicare quelli che sono i nostri diritti. In ciò che facciamo non c’è nessun atto criminale e siamo sicuri che anche in Tribunale dimostreremo questo»

 

 

#IoMiAssocio Casa, reddito e dignità

Giuseppe Bornino: «La città di Cosenza ha risposto benissimo, ma non avevamo dubbi. Siamo più di 250 persone stipate qui all’interno dell’Auser nel quartiere dello Spirito Santo per dare risposta ad un teorema montato ad arte per l’ennesima volta dalla Procura di Cosenza che, addirittura, tra i tanti capi di accusa ci indaga per associazione a delinquere. Se l’accusa non fosse così drammaticamente grave ci verrebbe da ridere. Perchè quello che noi abbiamo fatto in questi anni in modo assolutamente orizzontale e condiviso è stata una lotta politica per rivendicare un diritto che noi riteniamo inalienabile, universale e giusto che è quello all’abitare.

A fronte di oltre 200 mila stanze vuote, immobili  su tutto il suolo cosentino in città, provincia e regione che versano in uno stato di degrado di abbandono più totale, ricettacoli nella migliore delle ipotesi di immondizie e quant’altro, noi insieme alla grande comunità di Prendocasa, uomini, donne e bambini provenienti da qualsiasi parte del mondo, italiani e non, ci siamo riappropriati di quello che riteniamo sacrosanto, ovvero garantire a tutti quanti un tetto sulla testa.

Ci indagano per questo. Sappiamo che questa indagine è frutto anche di un clima assolutamente non positivo che respiriamo negli ultimi mesi e anni in Italia ma non vogliamo schiacciare minimamente l’assemblea pubblica di oggi sulla repressione. Non vogliamo piangerci addosso, nè prestare il fianco alla rassegnazione. Noi siamo e saremo più forti di prima perchè siamo nel giusto; gli avvocati Nucci, Cadavero e Lanzino stanno già esaminando l’ingente fascicolo che sta dietro questa indagine della Procura e siamo sicuri che raggiungeremo la verità e in qualche modo si farà chiarezza sull’operato di Prendocasa che è un operato cristallino e trasparente alla luce del sole.

Chi fa e ha sempre fatto tutto le cose in piazza, in mezzo alle strade e alla luce del sole non deve temere nulla. E Cosenza oggi, in tantissimi, ci stanno dimostrando che è vicina all’esperienza di Prendocasa; è solidale ma anche complice perchè quello che noi ci aspettiamo è che ognuno ci metta la faccia che possa dire io mi associo, paradossalmente stiamo giocando in modo ironico su questo termine, che vuol significare che la gente ci conosce da anni e ci metterebbe non una ma due mani sul fuoco»

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