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‘Ndrangheta: torna in libertà l’ex sottosegretario Galati

Calabria

‘Ndrangheta: torna in libertà l’ex sottosegretario Galati

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Il Tribunale del riesame accoglie il ricorso dei difensori. Galati era ai domiciliari dal 12 novembre scorso

 

CATANZARO – Torna in libertà l’ex sottosegretario ed ex deputato del centrodestra Giuseppe Galati, agli arresti domiciliari dal 12 novembre scorso perché coinvolto nell’operazione “Quinta bolgia” condotta dalla Guardia di finanza. L’ex deputato era ai domiciliari nella sua casa di Roma con l’accusa di abuso d’ufficio, aggravato dalle modalità mafiose. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha accolto il ricorso che era stato presentato dai difensori di Galati, Francesco Gambardella e Salvatore Cerra.

L’arresto di Galati era stato eseguito nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Dda di Catanzaro su presunti illeciti nella gestione del servizio di ambulanze dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Secondo l’accusa, in particolare, Galati avrebbe cercato, su richiesta dell’ex consigliere comunale di Lamezia Terme Luigi Muraca e dell’impresario di pompe funebri Pietro Putrino, di favorire quest’ultimo in una gara d’appalto per il servizio di ambulanze. I giudici del riesame hanno, inoltre, riqualificato il reato contestato all’ex sottosegretario da abuso d’ufficio in tentata turbativa d’asta.

Il Tribunale del riesame di Catanzaro, nell’ordinanza con cui ha revocato gli arresti domiciliari all’ex sottosegretario di Stato ed ex deputato Giuseppe Galati, coinvolto nell’operazione “Quinta bolgia” della Guardia di finanza, ha disposto contestualmente nei suoi confronti il divieto di recarsi in Calabria. L’ex sottosegretario Galati risulta residente a Roma.

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