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Videomostra fotografica “Decadence city”
RENDE – Non c’era una volta l’area urbana.
E, a dire la verità, non c’è neanche oggi. Ma c’erano – a Cosenza, Rende, Castrolibero – degli spazi aperti e delle strutture che rappresentavano la vita e la cultura di un’unica grande città che c’era. Ma che ora è svanita, proprio come la banconota da diecimila lire (il “deca” nel gergo anni ’80).
Giovanni Giansanti con la sua videomostra “Deca-dance city” – che sarà inaugurata il prossimo 27 ottobre alle 21 al Gizmo Cafè di Rende (di fronte chiesa di Sant’Antonio) – vuole raccontarci proprio questo mondo “sostituito e svuotato”. E lo farà attraverso immagini e musica (dance), dando nuova vita a degli oggetti messi in disuso: i suoi scatti, infatti, scorreranno sui monitor di vecchi videocitofoni degli anni Settanta. Volendo dare così il senso che tutto può avere una “seconda possibilità”, che dalla “decadenza” si può rinascere perché può rappresentare anche un’opportunità.
Non a caso, infatti, la serata è a scopo benefico. Sarà dato un contributo per lo sviluppo di un’altra città lontana, nella Valle del Capao in Bahia, dove vivono bambini brasiliani in difficoltà dei quali si occupa il Progetto Terrasonhos. A coloro che si faranno immortalare dall’obiettivo di Giansanti la foto sarà sviluppata e consegnata all’istante in cambio di una quota di soli due euro che verrà inserita nella cassa destinata al Brasile. Una raccolta fondi che sarà arricchita anche da parte dell’incasso messo a disposizione da Gianpaolo De Paola proprietario del Gizmo Cafè. E poi, ancora immagini questa volta accompagnate da musica, per completare la serata. Giansanti, infatti, dalla sua consolle non mixerà solo brani ma anche videoclip.
I videocitofoni e altre fotografie resteranno esposti al Gizmo Café anche nei giorni successivi.
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