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Anonymous, scacco alla Polizia

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Anonymous, scacco alla Polizia

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ROMA – Bucati i server della Polizia di Stato italiana. Tra i documenti pubblicati, ci sono le informative sui manifestanti No-Tav e informazioni

tecniche confidenziali relative alle operazioni di intercettazione

 Non è la prima volta che gruppi di hacktivisti riuniti sotto il nome collettivo di Anonymous prendono di mira i server delle forze dell’ordine italiane. Dopo l’attacco lanciato contro i siti dei Carabinieri e del Ministero della Difesa, è ora il turno del database della Polizia di Stato, messo sotto scacco nell’ambito dell’operazione AntiSecITA.

I file interni, ora accessibili per chiunque, rivelano documenti riservati come le informative sui manifestanti No-Tav e, più in generale, sui gruppi classificati come “estremisti”. Tra i leak compaiono anche alcune email private degli agenti e manuali destinati a i funzionari di polizia. Secondo le stime, sarebbero circa 3.500 i documenti sottratti, di cui è disponibile anche una cartella separata contente materiali d’archivio tra cui idettagli relativi alle intercettazioni e informazioni tecniche confidenziali relative ai dispositivi di spionaggio.

Lo spirito provocatorio di Anonymous nei confronti della Polizia italiana sembra essere chiaro: “Da settimane ci divertiamo a curiosare nei vostri server, nelle vostre e-mail, i vostri portali, documenti, verbali e molto altro”, si legge nel comunicato trasmesso dal gruppo, che conclude: “il livello di sicurezza dei vostri sistemi, al contrario di quanto pensassimo, è davvero scadente, e noi ne approfittiamo per prenderci la nostra vendetta”.

punto-informatico.it

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