Provincia
Mare inquinato e depuratori malfunzionanti, uno sfregio al turismo calabrese
Lettera di un villeggiante sulla situazione attuale del Tirreno cosentino
COSENZA – “Inermi assistiamo ad un completo, continuo e lento disfacimento di tutte le bellezze della Calabria. Immeritatamente, – scrive in una lettera un uomo che villeggia sul Tirreno cosentino – verrebbe da aggiungere. E’ assai strano dover constatare come l’uomo, per ignoranza o tracotanza, si accosti al territorio proprio con leggerezza spicciola. Fa specie registrare, poi, la mancanza assoluta di logiche e politiche atte a preservare le bellezze paesaggistiche e sviluppare le infinite risorse che dalle stesse potrebbero derivarne. Fa rabbia, soprattutto, in queste ore dover leggere di criticità, di mare inquinato che con precisa cadenza impegnano le testate giornalistiche e condizionano, in negativo, il borsino turistico. Al difetto di cultura di taluni fa, purtroppo, il pari l’incapacità amministrativa di saper fronteggiare, per tempo, la protervia dell’uomo. È necessario, a parer di chi scrive, una campagna di sensibilizzazione delle coscienze.
L’ombra di questa perdurante situazione che interessa il tirreno cosentino, e’ figlia dell’ignoranza dell’incuria o malafede di chi è preposto a controllare i depuratori, ma anche i fiumi o i torrenti. È fatto obbligo, a chi di competenza, misurarsi prima con l’intelligenza delle varie anime che compongono il nostro territorio e poi, se necessario, confrontarsi con le realtà ultra regionali. Solo così saremo pronti e preparati a concorrere, parimenti, con quei comprensori, a noi, limitrofi che del turismo han fatto un volano di crescita e sviluppo. Recuperare il valore delle cose e l’amore per se stessi potrebbe essere il primo passo verso un piano di rilancio. La cultura che muove le fila del nostro quotidiano agire come strumento di contrasto. Proiettarsi in una comune direzione del bello, dell’esclusivo e, perché no, del ricercato come via maestra per la valorizzazione del normale. Questa terra merita di più. Di essere vissuta, valorizzata e non abbandonata. La Calabria merita di essere celebrata, non ricordata. Chissà che in periodo di stelle cadenti un auspicio non possa diventare realtà”.

Social