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L’ultima notte del B-Side. Stasera la festa che chiude 13 anni di musica live
“Ottobre 2005 – maggio 2018. Dopo 13 anni la storia del B-Side volge al termine”. La fine di un’avventura straordinaria per il celebre music-pub di Rende, premiato anche come “Miglior Live Club” del sud Italia, che saluterà con una bellissima festa la sua storia fatta di musica, concerti e aggregazione tra giovani. Da domani saracinesca abbassata per sempre e tanta nostalgia
RENDE – Cala il sipario, si spengono le luci e tutto intorno si riempie di silenzio. Il B-Side, lo storico locale di musica dal vivo dell’area urbana cosentina, stanotte abbasserà per l’ultima volta il volume dopo 13 anni di notti indimenticabili per migliaia di giovani cosentini e universitari. Pensi al B-Side e non possono che tornarti alla mente tutti quei fine settimana ad ascoltare musica dal vivo con centinaia di band che nel corso del tempo hanno animato e colorato le serate. “Vogliamo dire Adios Amigos a modo nostro, con una grande festa tra amici, un ultimo ballo, un ultimo drink, un’ultima notte memorabile, un grande ultimo abbraccio a tutti voi“. E’ questo l’invito pubblicato sulla pagina Facebook per salutare tutti quelli che nel corso degli anni hanno vissuto e frequentato il locale che ha rappresentato un simbolo. Perché se amavi la musica e volevi ascoltarla dal vivo, c’era un solo posto dove andare. La notizia della chiusura ha sorpreso in molti ed il tam tam sui social network è stato immediato. La fine di un epoca?
La risposta in realtà è una sola, ma ha diverse diverse sfumature, spiega Andrea Belsito, uno dei soci titolari del locale: “in realtà è un cerchio che si chiude e la causa non è attribuibile a qualcuno o qualcosa in particolare”. I fattori però, visto anche il declino di tante altre attività del territorio sono molteplici: crisi economica sì, ma anche usi e costumi che cambiano con troppa velocità. La musica live, le cover band, i gruppi emergenti forse non interessano più alle nuove generazioni, sempre più attirate da stereotipi musicali totalmente diversi, troppo spesso artificiosi e privi di sostanza.
C’è da considerare anche il lento svuotamento degli studenti dalle zone di Roges e Commenda. Le residenze universitarie cancellate così come la mensa. E ancora la mancanza di mezzi di trasporto notturni per consentire ai giovani (così come accade nelle città universitarie di tutto il Paese) di potersi muovere agevolmente e poi tornare al Campus o nei loro alloggi.
Concause che nel tempo hanno provocato un calo notevole del volume d’affari, che non ha riguardato solo il B-Side ma gran parte dei locali di Rende che hanno finito per chiudere i battenti. “Sono una serie di circostanze che hanno portato alla decisione di chiudere il B-Side – spiega ancora Andrea – è normale che le cause sono tante e non c’è un solo motivo. Abbiamo scritto sicuramente una storia importante del nostro territorio, ma si è semplicemente chiuso un ciclo. Se fossimo stati sempre sulla cresta dell’onda come all’inizio, certamente non avremmo mai preso una decisione del genere.
Non dimentichiamo inoltre, che la ‘movida‘ non è più quella di cinque o dieci anni fa. Questi cambiamenti li abbiamo visti anche su Cosenza dove prima i locali più in voga erano quelli del centro storico e ora tutto si è spostato nel centro città. Ma a Rende va anche peggio: da Roges a Commenda fino a via Rossini, oggi quello che resta è la presenza di (pochi) giovani solo a Quattromiglia che frequentano perlopiù bar o discoteche. Un vero peccato dal punto di vista commerciale, ma anche una perdita di posti di lavoro, visto che al B-Side gravitavano una decina di dipendenti. “Non siamo i primi e non saremo gli ultimi – continua Andrea – forse sono cambiati anche i ragazzi che preferiscono trascorrere le loro serate nei bar, anziché in un locale dove si propone da sempre musica dal vivo di qualità”.
L’avventura, iniziata con il party inaugurale firmato da Alessio Bertallot (nella foto) il 28 ottobre 2005, volge al termine dopo 13 anni e con essa si chiude definitivamente un capitolo importante per la musica live fatta di Rock, Punk, Hip Hop, Soul, Blues… Non c’è musicista o gruppo della città che non sia stato protagonista almeno una volta di quel palco, che ha ospitato anche concorsi per band emergenti (vere e proprie battle a colpi di musica) e concerti di artisti di ogni genere e stile, alcuni dei quali un tempo emergenti, sono diventati nel tempo personaggi di caratura internazionale.
Al B-Side hanno suonato The Giornalisti, Fedez, Emis Killa, Coez, Pino Scotto, Extrema, Diaframma e Federico Fiumani, Roy Paci, Marlene Kuntz, Meganoidi, Faso e Cristian Meyer (Elio e le storie tese – progetto trio Bobo – in foto ), Le Luci della Centrale Elettrica feat Giorgio Canali, Statuto, Raw Power, Paul Di’Anno (Iron Maiden), 24 Grana, Après La Classe, The Fire, Enrico Capuano e Dunia Molina, Gianni Maroccolo, Eric Martin & Mr Big, Robin Guthrie & Cocteau Twins, Jon Spencer Blues Explotion, Bunna & Africa Unite, Trevor Voice & Sadist, Alberto Camerini, Marco Garrincha Castellani e Reepo Reepoman, Kirlian Kamera, Paolo Benvegnù, Gem Boy, Kaki King, Steve Sylvester Death SS, Oliviero Olly Riva & The Fire, Peppe Voltarelli, Kris Reichert & The Jains, Demolition Dool Roods, Marco Cocci e Malfunk, Mario Riso, Eva Poles, Linea 77, Robin Guthrie, Andy Andrea Fumagalli dei Bluvertigo, RumoreRosa (nella foto in basso) e tanti tanti altri…
Non solo concerti, ma anche concorsi, manifestazioni di arte e musica dedicate a videogames e fumetti, e poi l’Arezzo Wave, il PartyZan, il B-Side Music Contest, Wish Party, Neon – Italian New Wave Legend since 1979, Rock Tv, gli innumerevoli dj set, le tribute band e gli eventi promossi da Be-Alternative con Cristian Romeo e Fabrizio Cariati che hanno rappresentato un pezzo imponente del locale così come professionisti della musica che hanno dato il loro contributo, da Vladimir Costabile, la Mujina Crew, Fabio Nirta, Dj Kerò, Angelo Sposato, Vincenzo Infusino, e Luca Bafaro che ha curato per 5 anni, la direzione artistica del B-Side premiato come il “Miglior Live Club” del sud Italia. Un orgoglio per Cosenza, Rende e per la tutta Calabria, reso possibile grazie all’intuizione e all’investimento di Andrea Belsito, Francesco Iapicca, Michele Iapicca, Saverio Rizzo e a tutti gli altri soci. Un posto dove si poteva essere se stessi senza pregiudizi o etichette, dove ognuno viveva la sua notte come un film, dove la musica la respiravi, la annusavi, la provavi, la sentivi pulsare.
Un punto di riferimento per chi, in un periodo o in un altro, ha frequentato il B-Side e che oggi prova a raccontare aneddoti e ricorda, tra emozioni e nostalgia: Le bacheche di Facebook infatti, hanno iniziato a riempirsi di post e commenti. Alcuni di questi regalano la sensazione di quanto ha rappresentato il locale per tantissimi giovani: “Ciao casa B-Side. Si chiude un capitolo di anni e anni di innumerevoli sbronze e magliette zuppe dopo live meravigliosi e dj set “rock”… Un pezzo del mio cuore… fegato…resterà sempre tuo…”
“Io me lo ricordo il Partyzan…. Mi ricordo le serate Hip Hop… Che cos’era, il martedì sera? Mi ci ricordo i venerdì di Fabio Nirta e anche qualche balletto assurdo sulle panche o sul palco il sabato sera. Le serate della Mujina Crew. È stato bello, ero convinta sarebbe durata per sempre. Che io sarei invecchiata sempre più, ma avrei atteso i miei figli di ritorno dal B-side il sabato mattina…”.
“Ho mille parole in testa ma non vogliono uscire. Io (come tanti di noi) lì dentro ho suonato, lavorato, riso, pianto, ballato sui tavoli, fatto mattina, amato, detto addio, ho vissuto. Avevo 19 anni e annusavo l’odore di vernice fresca della sala concerti con tutti i buoni propositi e i sogni di una ragazzina. A tutto c’è una fine. Ed è qui che la lacrimuccia scende. La fine di un’era rigogliosa fatta di musica, arte e amore”.
Antonio Nevone, leader dei Duff, una delle band più longeve del territorio cosentino, racconta la sua prima volta al B-Side quando aveva appena aperto: “Era il 2005, Nirta e Robertino mettevano dischi al piano di sopra e la sala concerti non era ancora attiva. Sono passati 13 anni da allora, ed il B-Side oggi chiude i battenti, dopo migliaia di serate, concerti, amicizie, amori, passioni, canzoni. La chiusura del B-Side è un segno del tempo, a ricordarci che quei giorni non torneranno più. E che non è vero che “si invecchia ed è giusto così”: quella è solo la scusa che ci raccontiamo per accettarlo”.
C’ero anche io
In ultimo anche un mio piccolo ricordo, in doppia veste: da cantante di una giovane rock band che ha assaggiato il sapore di quel palco nell’ambito di un contest di musica emergente, alla giornalista che si affacciava al settore della musica e dello spettacolo, entusiasta di raccontare le notti e gli ospiti del locale e accolta sempre come una persona di famiglia.
L’ultima festa
La musica ha il grande potere di riportare indietro nel tempo, di accendere ricordi e al momento stesso di far guardare avanti, ed è capace di farti provare nostalgia, speranza, emozioni ma anche desideri. Tutto questo è stato fino ad oggi il B-Side. Un rifugio, un luogo d’aggregazione che pulsava note e accordi, amicizia e divertimento, un luogo per conoscere, confrontarsi e condividere esperienze: suonare, esprimere, essere. Stanotte il B-Side Live Music Pub vuole salutare i ‘suoi’ ragazzi, le persone, i musicisti, gli artisti, i collaboratori, i barman, i fonici, gli addetti alla cucina e tutti quelli che hanno lasciato tra quelle mura, un pezzetto della loro vita. Porte aperte dalle 23.00 e da mezzanotte all’alba si ballerà, si suderà, si sorriderà, si vivrà ancora una volta. Poi inevitabili i saluti ma senza lacrime, solo bei ricordi di un capitolo della storia di questa città. Sul palco a rotazione, tutti quelli che negli ultimi anni sono stati protagonisti delle folli notti del B-Side: Dj Kerò, Fabio Nirta, Fabrizio e Cristian di Be Alternative Eventi, Vincenzo Nac di Wish, Cris La Muerte Copat e la Mujina Crew.
The Last Party, thank you B-Side!

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