Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Esce di casa con una mazza da baseball per difendersi

Cosenza

Esce di casa con una mazza da baseball per difendersi

Pubblicato

il

Panico davanti al Tribunale di Cosenza. In arresto Massimo Foggetti per resistenza a pubblico ufficiale. I carabinieri cercano di disarmarlo, lui reagisce

 

COSENZA – Un altro reato si aggiunge al casellario di Massimo Foggetti, 61 anni arrestato questa mattina con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo di buon’ora ha deciso di uscire portandosi dietro una mazza da baseball a titolo di difesa personale. E’ arrivato fino ad uno dei bar di piazza Fausto e Luigi Gullo, “Il quinto Caffè”, proprio di fronte il Tribunale e si è seduto ad uno dei tavolini all’interno dell’esercizio commerciale. In molti hanno riconosciuto il 61enne noto alla cronaca per i suoi precedenti e anche per essere familiare del pentito Foggetti. Il panico ha preso il sopravvento e il bar lentamente ha iniziato a svuotarsi. I presenti hanno pensato bene di allertare i militari dell’Arma.

Sul posto è giunta una gazzella del Norm diretta dal tenente Augusto Petrocchi, della compagnia di Cosenza al comando dal capitano Jacopo Passaquieti. Una volta dentro, hanno chiesto al 61enne il perché si accompagnasse con la mazza. Di contro è stato risposto che doveva difendersi. I carabinieri hanno invitato l’uomo ad uscire fuori dal bar. Qui hanno tentato di farsi consegnare l’arma, ma il 61enne, in un momento di confusione (per come spiegherà poi al giudice) per tentare di mantenere la mazza ha aggredito uno dei carabinieri schiaffeggiandolo. Il 61enne è stato tratto in arresto e trasferito negli uffici del comando. E’ stato sottoposto nel giro di poche ore a giudizio per direttissima, per la convalida dell’arresto. Il suo legale Santo Rizzo, alla richiesta da parte della pubblica accusa di sottoporre il 61enne alla misura cautelare degli arresti domiciliari, ha fatto notare come l’assistito nel 2009 fosse stato dichiarato soggetto affetto da seminfermità mentale e che il fatto era accaduto perché l’uomo, alla vista dei militari fosse stato colto da confusione. In conseguenza di questo ha avanzato richiesta di una misura meno afflittiva. Il giudice monocratico Gallo ha accolto la tesi della difesa, convalidando l’arresto e applicando la misura dell’obbligo di firma.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA