Interrogato nuovamente il figlio dell’insegnante trovata morta nel proprio appartamento

COSENZA – Il minore pare fosse l’unica persona presente in casa il giorno in cui Patrizia Schettini fu ritrovata cadavere.

Lo studente risulta essere attualmente indagato per omicidio. Una procedura di routine che permette all’accusato di nominare periti di parte per l’autopsia eseguita nei giorni scorsi. Il figlio dell’insegnate di musica originaria del paolano, che da pochi mesi si era trasferita in località Timpone degli Ulivi, alle porte di Cosenza, sembrerebbe non aver mai avuto un atteggiamento violento in famiglia e pare stia collaborando proficuamente con gli inquirenti. Il primo Aprile scorso fu lo stesso ragazzo ad allertare i sanitari e il padre della morte della donna ritrovata in fondo alle scale di casa priva di vita. Secondo una prima ricostruzione dei fatti sarebbe caduta accidentalmente a causa di un capogiro improvviso e avrebbe riportato lesioni rivelatesi in pochi secondi fatali. Sul decesso della 53enne la magistratura ha aperto un fascicolo e ieri ha provveduto a sottoporre ad un secondo interrogatorio il ragazzino per accertare che la morte della donna non sia avvenuta a causa di un’aggressione. I dubbi degli inquirenti sarebbero sorti da alcuni particolari emersi dagli esami necroscopici che avrebbero rivelato dei segni ‘sospetti’ sul collo della docente. Il marito intanto si chiude nel riserbo e con cortesia, provato dagli eventi, preferisce restare in silenzio in attesa che la magistratura concluda il proprio lavoro.