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Il nuovo ospedale si farà, Occhiuto e Oliverio tornano a dialogare

Area Urbana

Il nuovo ospedale si farà, Occhiuto e Oliverio tornano a dialogare

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Oliverio in risposta alle preoccupazioni di Occhiuto, ha inteso fare una premessa per sgombrare il campo da ogni equivoco: “Il convincimento da parte mia della necessità di realizzare il nuovo Ospedale anche a Cosenza è scritto nel mio programma. Lo studio di fattibilità venne commissionato un anno fa. Peraltro sono in aperta polemica col Governo che ha la stessa maglietta che indosso io. Lo studio di fattibilità – ha detto ancora il Presidente della Regione -è stato prioritariamente oggetto di un’illustrazione al Sindaco della città capoluogo, prima ancora che si procedesse ad altre richieste, perché ho ritenuto che fosse necessario aprire il confronto con il Sindaco della città capoluogo. Lo studio non risponde ad una precisa indicazione. All’impresa aggiudicataria (un’ATI che ha specifiche credenziali nel settore, per aver realizzato importanti ospedali a Barcellona, Lisbona e Modena) abbiamo indicato il sito di Vaglio Lise, quello di contrada Muoio, ma abbiamo anche detto di ricercare altre soluzioni – ha spiegato il governatore calabrese – e l’unico vincolo posto è stato quello di muoversi dentro il perimetro della città di Cosenza. E di questo vincolo mi assumo la piena responsabilità. Non c’è stata un’indicazione secca”.

“Tra dieci anni l’Annunziata avrà 100 anni di vita. Invece noi dobbiamo fare un investimento di lunga durata, proiettato nel futuro. Nessuno di noi ha interessi sui singoli siti. Bisogna valutare la migliore soluzione che scaturisce dallo studio, che è l’approccio migliore”.

oliverio e occhiuto 1Oliverio ha poi affrontato il problema del riuso dell’esistente struttura ospedaliera: “Un problema – ha detto – che ci siamo posti nel primo incontro. Dissi chiaramente che se la scelta fosse stata quella di un sito diverso dall’Annunziata e da Muoio, ci saremmo posti il problema del riuso dell’esistente e della riconversione di quell’area, per realizzare un investimento che assicurasse la nascita della Cittadella della salute. Tutto ciò che è sparso nella città, come ambulatori ed altri servizi sanitari sarà, secondo lo studio di fattibilità, allocato all’Annunziata che già dispone della strumentazione tecnologica e della diagnostica. Così facendo si realizzerà a Cosenza – ha detto ancora il Governatore – un modello nuovo e originale per il Paese. Oggi tutto si scarica sugli ospedali. C’è un’ospedalizzazione spinta, non solo per gli acuti, ma considerata l’inadeguatezza dei servizi territoriali, anche per i piccoli malesseri. E spesso assistiamo a ricoveri inappropriati. Realizzare una Cittadella della salute significa, invece, avere una struttura che diventa punto di riferimento per la popolazione sia per i day hospital che per i semplici accertamenti. E’ questa una concezione moderna e avanzata dell’organizzazione dei servizi sanitari. Dobbiamo fare un investimento che punti a realizzare una struttura moderna, capace di essere adeguata in prospettiva. Una struttura a dimensione anche umana. Stiamo parlando dell’hub provinciale e regionale. Dobbiamo ambire a realizzare una struttura ospedaliera che sia attrattiva per le eccellenze. Abbiamo collocato questa scelta nell’ambito di una programmazione di risorse. Si sta definendo l’Accordo di Programma al Ministero della Salute ed abbiamo inserito nel Patto per la Calabria risorse importanti per l’edilizia sanitaria, il cui cuore è l’Ospedale di Cosenza”. “Le risorse – ha chiarito Oliverio – sono già nella disponibilità. La parte più consistente è quella pubblica. Nella gara ci sarà poi da definire la parte privata. La capacità attrattiva è molto forte per gli investitori perché quello che mettiamo sul piatto non è cosa di poco conto”.

Il destino del Mariano Santo

occhiuto e oliverioSulla Cittadella della Salute Occhiuto ha posto degli interrogativi per conoscere esattamente come sarà articolata e intende sapere anche cosa succederà al Mariano Santo e se sono previste altre funzioni da poter allocare nel centro storico. Oliverio ha poi risposto precisando che “saranno liberate risorse importanti, rivenienti da quelle che l’Inail può reinvestire in iniziative sanitarie, che si andranno ad aggiungere a quelle previste, per arrivare ad un investimento complessivo di circa 440 milioni di euro”. In chiusura d’intervento Oliverio ha riproposto al Sindaco Occhiuto l’esigenza di chiudere il tutto entro il 31 dicembre per non rischiare di perdere le risorse e per avviare, nei primi mesi del 2018, tutte le procedure previste. Ma deve prevalere il buon senso”.

A fine seduta l’ing.Pasquale Gidaro, Rup dello studio di fattibilità, lo ha illustrato alle commissioni sanità ed urbanistica, proponendo un protocollo d’intesa che sancisca la convergenza tra Comune e Regione, in vista dell’Accordo di programma e che disciplini da subito gli impegni delle parti. Nella discussione che è seguita sono intervenuti i consiglieri comunali Francesca Cassano, Piercarlo Chiappetta, Damiano Covelli e Lino Di Nardo.

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