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Diritti Civili, Corbelli “scarcera” Marina e suo figlio
COSENZA – Il difensore degli “invisibili”. Franco Corbelli, leader del movimento “Diritti Civili”, ha fatto della sua passione per la salvaguardia dei diritti,
una scelta di vita. Nel corso di questi lunghi anni di suoi impegno civili, ha vinto tante battaglie, tutte “combattute”, sferrando le armi della grinta, della determinazione e della vicinanza a tutti coloro che hanno bisogno e che non hanno voce. Caratteristiche genetiche del suo Dna. L’ultima battaglia vinta è quella che ha permesso a Marina e a suo figlio di uscire dal carcere di Castrovillari, dov’era reclusa da dieci mesi, per effetto di una condanna di 14 mesi rimediata con il patteggiamento. La donna, di nazionalità romena, era stata arrestata a Potenza con l’accusa di un furto, da quell’accusa li si era strenuamente difesa, negando ogni suo coinvolgimento nella vicenda e spiegando solo che in quello stabile di Potenza, dov’era stata arrestata era andata solo per raccogliere l’elemosina e dare da mangiare alla sua famiglia. Ma quella sua dichiarazione non le era valsa la libertà. La donna, dopo le formalità di rito, era stata ristretta nella sezione femminile del carcere di Potenza. La vita dietro le sbarre, oltre a lei, l’ha dovuta sopportare anche il piccolo Damiano di appena dieci mesi. Il penitenziario di Potenza, però, non essendo dotato di uno spazio ludico-scolastico per i bambini, aveva attivato tutte le procedure per il trasferimento di Marina in un penitenziario dotato di asili nido. La donna, infatti, dopo un pò di tempo, è stata trasferita a Castrovillari, dove, insieme a suo figlio, ha continuato a vivere reclusa per un furto da lei mai commesso. Proprio nella ristrettezza del penitenziario della città del Pollino ha deciso di lanciare un grido d’aiuto a Franco Corbelli che, ricevuta la missiva, non ha perso tempo, attivandosi, immediatamente, presso le autorità competenti per veder risolta questa vicenda che, come definita dallo stesso leader del movimento “Diritti Civili”, è una barbarie. L’impegno con cui Corbelli ha interessato il sistema giustizia e il pianeta carcere è stato premiato. La donna, infatti, è stata scarcerata e lo stesso Franco Corbelli s’è messo a disposizione della romena e del suo bambino per aiutarla ad espletare tutte le pratiche per la sua partenza verso Napoli, dove da ieri ha potuto abbracciare suo marito e gli altri figli. Visibilmente commossa Marina ha ringraziato Franco Corbelli per il suo impegno, dichiarandogli tra le lacrime di aver passato dieci mesi d’inferno e di aver avuto paura che la sua scarcerazione non sarebbe avvenuta in tempi, così, record.
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