Area Urbana
Centro storico e MAB deturpati, Cosenza Libera: “Dove sono i paladini?”
“È veramente un peccato che le stesse forze di minoranza a cui sta tanto a cuore la fruizione della viabilità cittadina, non abbiano ancora trovato il tempo di mostrare il loro disappunto per questo serio problema.”
COSENZA – “Gli ultimi episodi di inciviltà ci indignano e dovrebbero toccare anche la sensibilità di quanti, pur non muovendo un dito per la comunità, esigono efficienza nei servizi. La mole degli interventi straordinari, non solo di Ecologia Oggi, rispecchia il senso civico di certi individui, tutt’altro che virtuosi. Un primato che è figlio dell’ignoranza. Rincorrere altre motivazioni non avrebbe senso.” Così si legge in una nota di Cosenza Libera. “Cosenza in questi anni – continua – si è sforzata, e si sforza, per raggiungere obiettivi significativi, in altri tempi inarrivabili. Ebbene, queste foto vanificano tutto. Il MAB imbrattato come se fosse un’anonima esposizione di complementi d’arredo, buttata lì per intralcio ai pedoni. Oggi giorno le statue assumono finzioni delle più svariate, trasformandosi in giostre per i bambini, alberi per la pipì dei cani, basi per esposizioni dei venditori ambulanti.

Come se ciò non bastasse, a due passi dal cuore della città, il Centro Storico si riconferma luogo per l’abbandono occasionale di rifiuti indifferenziati. Non va affatto bene! È veramente un peccato che le stesse forze di minoranza a cui sta tanto a cuore la fruizione della viabilità cittadina, non abbiano ancora trovato il tempo di mostrare il loro disappunto per questo serio problema. O forse una tale condotta incivile non merita ammonimenti ? È, anche in questo caso, tutta colpa dell’Amministrazione comunale? I fatti ci dicono il contrario. Il silenzio degli speculatori seriali è una conferma, anche politica. Il Centro Storico non è una passerella per dirsi solidali, non è un feudo dove attingere solo voti! Non ci resta che fare appello alle coscienze, affinché non ci sia più il bisogno di alzare la voce, nell’interesse dei bravi cosentini.”
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