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Maltrattamenti in famiglia: condannato 57enne cosentino a 4 anni e due mesi

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Maltrattamenti in famiglia: condannato 57enne cosentino a 4 anni e due mesi

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Nelle ultime 24 ore i Carabinieri di Rende hanno effettuato un arresto, due denunce e una segnalazione alla Prefettura di Cosenza.

 

RENDE (CS) – I militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rende hanno arrestato un 57enne cosentino per il reato di “Maltrattamenti in Famiglia”. I militari operanti dopo aver rintracciato l’uomo, gli hanno notificato l’Ordine di Custodia Cautelare in Carcere, emesso dal Tribunale di Cosenza, che dispone la pena di anni 4 e mesi 2 di reclusione, per il reato di “Maltrattamenti in Famiglia”, commessi dal 2008 al 2011, a Rende e Montalto Uffugo. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Cosenza.

Sempre nelle ultime 24 ore i militari hanno denunciato un 34enne cosentino per il reato di “Inosservanza degli obblighi della Sorveglianza Speciale”. A Rende, durante la notte, l’uomo nonostante fosse sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale, senza preavvisare le Autorità, si era allontanato dalla propria abitazione, in violazione degli obblighi cui sottoposto.

E’ stato segnalato alla Prefettura di Cosenza un 26enne cosentino, quale “Assuntore di sostanze stupefacenti”. I militari operanti, a Rende, dopo una perquisizione domiciliare hanno ritrovato, nella disponibilità del giovane, un involucro in cellophane contenente 1 grammo di sostanza stupefacente del tipo “Cocaina” e un involucro in cellophane contenente 1 grammo di sostanza stupefacente del tipo “Marijuana” che è stata sottoposta a sequestro.

Infine a Rose, i militari della Stazione Carabinieri di Rose, hanno deferito in stato di libertà un 65enne di nazionalità polacca residente a Rose, per il reato di “Appropriazione Indebita”. I militari operanti si sono accertati che l’uomo, con la scusa di aggiornare i sistemi operativi, si faceva consegnare due tablet “I-pad” (dal valore commerciale di 850€) dalla vittima, una 26enne cosentina, senza più restituirli alla stessa. 

Immagine di repertorio

 

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