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Lea Garofalo, confermate in Cassazione le condanne: 4 ergastoli e 25 anni
ROMA – Confermate le condanne per l’omicidio della testimone di giustizia Lea Garofalo: quattro ergastoli e 25 anni al quinto imputato.
Una condanna severa ed esemplare che chiude il processo per la scomparsa, l’omicidio e la distruzione del cadavere della testimone di giustizia di Petilia Policastro uccisa e bruciata nel 2009. La I Sezione Penale della Cassazione, presieduta da Maria Cristina Fiotto, ha confermato le condanne per tutti e cinque gli imputati: il compagno Carlo Cosco, il fratello Vito Cosco, Rosario Curcio e Massimo Sabatino, dovranno scontare il carcere a vita mentre per Carmine Venturino ex fidanzato della figlia, Denise, 25 anni. Per lui la pena più bassa per la collaborazione nel ritrovamento dei resti della donna. Un caso di ‘lupara bianca’ quello di Lea Garofalo uccisa perchè aveva scelto una strada diversa. “Oggi per me spero si chiuda un ciclo della vita e se ne apra un altro”, ha detto Denise Cosco incontrando in mattinata la presidente della Camera, Laura Boldrini. “Denise – ha scritto Boldrini, appreso l’esito del processo – è già un emblema di coraggio e determinazione contro la sopraffazione mafiosa e di genere. Una violenza che, come dimostra questa sentenza, si può combattere e vincere”.
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