Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

La salma del quattordicenne di Corigliano attende ancora la tumulazione

In Evidenza

La salma del quattordicenne di Corigliano attende ancora la tumulazione

Pubblicato

il

Il cimitero comunale non riesce a gestire i circa trecento decessi annui che si registrano sul territorio di competenza.

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Ancora una volta, si ripete l’incresciosa situazione avvenuta non più tardi di due anni fa quando, presso il cimitero di Corigliano Calabro, si accumularono le salme dei defunti, che non riescono a trovare riposo per la mancanza di loculi. A tal proposito interviene il consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea. “Ad oggi, ma il numero è destinato ad aumentare, una dozzina di feretri giacciono nelle camere mortuarie del cimitero coriglianese: fra questi, – sottolinea il consigliere – anche quello del piccolo Federico Feraco, drammaticamente deceduto qualche giorno fa a seguito di un incidente con la bicicletta. Eppure basterebbe poco per capire la gravità del problema, e trovare le giuste soluzioni. Annualmente, a Corigliano, si registra il decesso di poco meno di 300 persone. Ma le esumazioni annuali non sono che la metà circa (i tempi di consunzione delle salme sono spesso ben più lunghi dei venti anni di tumulazione, poiché la chiusura stagna delle salme non favorisce la consunzione, e pertanto spesso è necessario ritornare a inumare le salme appena esumate). Inevitabilmente si intuisce che ogni anno a Corigliano bisogna avere la disponibilità aggiuntiva di circa 130/150 nuovi loculi, per far fronte al fabbisogno ordinario.

 

Una situazione analoga si registrò tra dicembre 2014 e marzo 2015, quando oltre ottanta salme furono letteralmente accatastate nelle camere mortuarie del locale Cimitero, in attesa di poter essere tumulate. Già in quella circostanza ci fu la necessità di tumulare i deceduti, nei nuovi loculi in edificazione, con grave disagio per le famiglie e per i lavoratori addetti alla costruzione. Addirittura, una parte dei loculi, ancora non impermeabilizzati (i lavori erano in corso), furono soggetti alle piogge del periodo, con gravi infiltrazioni di acqua piovana all’interno dei loculi già chiusi. Riteniamo che le stesse bare abbiano a risentire dei danni derivanti dall’acqua stagnante, filtrata attraverso il tetto e le pareti. Si tentò addirittura di isolare i tetti con veli in plastica, rendendo ancora più orrenda e straziante l’intera vicenda. In quella circostanza addirittura dal TG3 Calabria si occuparono della situazione. Già allora si registrarono vibrate proteste da parte della cittadinanza e delle famiglie delle persone decedute e in attesa di tumulazione”.

 

A questo punto, continua la nota, sorgono alcuni interrogativi – “Perché si aspetta che i loculi siano esauriti, prima di dare avvio a un nuovo appalto per la costruzione di nuovi? Forse si pensava che le autorizzazioni a edificare nuove cappelle gentilizie in cui trasferire i deceduti già tumulati nei loculi comunali, potesse risolvere il problema? Così però non è stato infatti, a distanza di circa due anni, quell’effetto si è esaurito, riportando il Comune nella necessità di edificare nuovi loculi senza che però la cosa venisse programmata. Se tutto andrà bene, tra i tempi per l’espletamento della nuova gara e l’edificazione dei nuovi loculi, ci vorranno alcuni mesi e la situazione diventerà sempre più insostenibile. Il mio auspicio – conclude Giudiceandrea – e’ che, da qui ai prossimi mesi, si faccia un grande sforzo verso la vittoria del si al referendum di fusione che consentirà di dare nuove prospettive alla risoluzione di problemi come questo”.

Immagine di repertorio

LEGGI ANCHE

Tragedia a Corigliano, ragazzino cade e perde la vita

Salme senza posto al cimitero di Cosenza, risponde il Comune: “nessun ritardo nelle sepolture”

 

Cimitero di Rende, 109 bare senza una ‘degna’ sepoltura. Miceli del M5S interroga il Comune (AUDIO INTERVISTA)

 

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA