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Non era caduto da un albero ma al cantiere del Ponte di Calatrava, disposta l’autopsia

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Non era caduto da un albero ma al cantiere del Ponte di Calatrava, disposta l’autopsia

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Raffaele Tenuta, dopo 4 mesi di agonia dal 28 marzo scorso, è spirato nell’ospedale di Cosenza. I familiari vogliono vederci chiaro ed hanno presentato denuncia.

 

COSENZA – E’ stata disposta l’autopsia sul corpo di Raffaele Tenuta, di 53 anni, morto dopo 4 mesi da un incidente sul lavoro. L’uomo infatti il 28 marzo scorso, non sarebbe caduto da un albero ma mentre lavorava alla realizzazione del ponte di Calatrava. Decisiva è stata la denuncia della famiglia di Marano Marchesato e al momento quattro persone sono indagate per omicidio colposo e omissione di soccorso. Si tratta di Alberto Chiappetta, amministratore della Nuove Pavimentazioni srl, società alle cui dipendenze prestava attività il lavoratore deceduto, l’imprenditore Antonio Chiappetta, e due dipendenti della stessa azienda, Roberto Spadafora e Giuseppe Covello. Domani sarà affidato l’incarico per effettuare l’esame autoptico.

Secondo le ricostruzioni dopo una rovinosa caduta avvenuta nel cantiere, Tenuta sarebbe stato accompagnato a casa dai due operai. La moglie preoccupata per le sue visibili gravi condizioni ha chiesto ai due perchè non avevano portato il marito in ospedale direttamente ma mentre il 53enne rientrava in casa, i due se se sarebbero andati, nel silenzio generale. Persino Tenuta, avrebbe negato una caduta, forse per evitare guai all’impresa per la quale stava lavorando o perchè intimidito. Intanto avrebbe iniziato a vomitare sangue e così è iniziata la corsa verso l’ospedale. L’uomo dopo quattro mesi di agonia è deceduto.

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