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Nuova protesta a Longobucco, sei operai in mobilità minacciano di lanciarsi in un burrone
LONGOBUCCO (CS) – Già ieri si erano incatenati davanti l’ingresso del Comune.
Non si ferma la protesta dei sei lavoratori in mobilità, operai non reintegrati nel posto di lavoro sul cantiere della Longobucco-mare, che oggi sono saliti su un muro di 40 metri che dà su un precipizio e minacciano di gettarsi nel vuoto. I sei hanno con loro anche una bottiglia di benzina. Il sindaco di Longobucco, Luigi Stasi, ha chiesto l’apertura di un confronto in Prefettura a Cosenza. I sei lavoratori hanno spiegato che il prossimo 28 dicembre, scade l’indennità di mobilità e non è stata mantenuta nei loro confronti la promessa di reintegro, garantita invece dall’impresa in un primo momento. “Da quando sono ripresi i lavori della strada – ha spiegato un operaio – ci risulta che l’impresa stessa si sta avvalendo di operai esterni”. Gli operai hanno anche minacciato di non partecipare al voto per le prossime elezioni regionali.
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