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Siccità in provincia di Cosenza: c’è chi ‘ruba’ l’acqua pubblica e la riversa in dei laghetti (FOTO)
Grave carenza idrica in nove comuni. Dopo i sopralluoghi individuati bacini idrici in cui viene deviata l’acqua destinata all’impianto di potabilizzazione.
COSENZA – Situazione di estremo disagio per i comuni serviti dallo schema acquedottistico della Sila Greca. Alla siccità conseguenza della scarsità di precipitazioni piovose e nevose si aggiunge il fenomeno dei ‘furti’ d’acqua. “Negli ultimi giorni, a causa della continua riduzione di portata del Fiume Trionto, Sorical – si legge in una nota della società – ha comunicato alla Prefettura di Cosenza e ai Comuni di Acri, Santa Sofia d’Epiro, San Demetrio Corone, Vaccarizzo Albanese, San Cosmo Albanese, San Giorgio Albanese, Bisignano, Rose e Luzzi, una riduzione di fornitura di acqua potabile proveniente dell’impianto di potabilizzazione Trionto. In poche settimane l’erogazione è passata da 90 litri al secondo a 37 litri al secondo, ciò comporta che i Comuni di Bisignano, Rose e Luzzi continuano ad essere alimentati solo dai pozzi Mucone, mentre gli altri Comuni, non avendo alternative, risentiranno maggiormente della carenza idrica.
Nell’impianto Trionto, situato nel comune di Longobucco, viene trattata l’acqua grezza proveniente dalla traversa situata sul fiume Trionto che, come ogni anno nel periodo primaverile ed estivo, registra una riduzione di portata. Quest’anno, a causa della siccità, il fenomeno è molto più consistente e la Sorical ha informato la Prefettura di Cosenza, la Regione, la Polizia Provinciale e il Corpo Forestale dello Stato affinché si facciano gli opportuni controlli sul territorio. Secondo la Sorical si stanno registrando cospicui prelievi per usi irrigui a monte della traversa di derivazione, dove sono stati costruiti dei veri e propri “laghetti” di raccolta acqua individuati dai tecnici della società”. Sorical chiede alle autorità di intervenire in quanto sospetta che tali bacini usati a scopo irriguo siano privi di alcun tipo di autorizzazione. Qualora dovesse essere riscontrata l’assenza di concessione la società chiede ai Comuni di attivarsi per smantellare i laghetti e permettere il regolare flusso idrico nella rete acquedottistica.
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