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Call Center, la morte delle parole
Cuffie e sfruttamento.
Sarà presentato domani alle 18 presso l’ex succursale del liceo Pitagora, in via Panagulis, all’interno dello spazio autogestito Sparrow il libro ‘Call center. La morte delle parole’. All’incontro in cui sarà presente l’autore Paolo Caputo, seguirà un momento di discussione e confronto sulle problematiche dei dipendenti dei call center spesso costretti a salari umilianti senza alcuna garanzia contrattuale. La maggior parte degli autori dei saggi contenuti all’interno del volume ha lavorato o continua a lavorare nelle cosiddette “fabbriche della chiamata”, presenti in Calabria, nel Mezzogiorno d’Italia. Una prospettiva che ha permesso di fotografare una realtà lavorativa dove le condizioni di lavoro sono per lo più l’opposto di ciò che viene propagandato dai vertici della gestione delle risorse umane – come arricchimento del lavoro, autonomia e tante altre “virtù”. Il lavoro come svilimento delle abilità umane, risalta, invece, a più riprese in queste pagine; dove, l’universo dei call center viene assunto come luogo d’osservazione privilegiato per guardare alle trasformazioni della produzione capitalistica su scala globale, la sconfitta del movimento operaio, il dileguarsi delle organizzazioni sindacali, l’incremento di flessibilità e precarietà.
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