Area Urbana
Scoperta nel cosentino l’ennesima truffa all’Inps, 484 assunzioni fantasma e un danno da oltre un milione
La guardia di Finanza di Cosenza ha scoperto l’ennesima truffa ai danni dell’Inps, che ammonta a un milione e trecentomila euro. Indennità percepite indebitamente da 484 lavoratori ‘fantasma’
COSENZA – La Guardia di Finanza di Sibari ha smascherato l’ennesima truffa perpetrata ai danni dell’I.N.P.S. ad opera di un’azienda operante nel settore agricolo. Ben 484 le assunzioni fantasma che hanno arrecato un danno alle Casse dello Stato quantificato in oltre 1.600.000 euro, tra indennità erogate e contributi non versati. Il sistema di frode accertato dalla Fiamme Gialle, si sviluppava attraverso la sottoscrizione di un contratto di locazione di un terreno agricolo di breve durata, da utilizzare per la realizzazione del ciclo produttivo dell’azienda agricola e la denuncia all’I.N.P.S. dell’impiego di un numero di Operai a Tempo Determinato, ritenuto congruo rispetto all’estensione del terreno ed alla coltura da realizzare sullo stesso. inoltre grazie alla proroga del contratto attraverso la falsificazione della durata, l’azienda continuando a denunciare all’I.N.P.S., l’utilizzo di falsi braccianti agricoli.
Il terreno è risultato in realtà concesso in locazione ad un altro imprenditore agricolo e all’esito delle attività sono risultati falsamente denunciarti 484 braccianti agricoli per oltre 40 mila false giornate di lavoro agricolo. Così l’imprenditore agricolo indagato ha denunciato all’INPS l’utilizzo di 484 lavoratori inesistenti, ma ben presenti nel momento che hanno incassato le relative indennità erogate dall’ente previdenziale, quantificate in oltre 1.300.000 euro: assegni familiari per 500.000 euro, per malattia e maternità per oltre 380.000 euro e indennità di disoccupazione per oltre 450.000 euro.
Gli accertamenti condotti dai militari del Gruppo di Sibari, hanno inoltre consentito di appurare che la ditta Individuale controllata ha omesso di versare nelle Casse dello Stato i relativi contributi previdenziali, quantificati in oltre 300.000 euro. L’operazione si è conclusa con la segnalazione a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, dell’imprenditore titolare della ditta Individuale, per i reati di truffa e falsità in atti. L’Istituto di Previdenza ha già avviato le prescritte procedure di recupero delle somme indebitamente erogate ed i falsi lavoratori sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria.
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