Calabria
Truffa all’INPS, sequestrati valori mobiliari e immobiliari per oltre 300 mila euro
All’esito di una meticolosa attività info-investigativa a tutela della spesa pubblica, la Guardia di Finanza ha smascherato una truffa ai danni dell’INPS.
LOCRI (RC) – Sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Locri i soggetti che responsabili dell’indebita percezione di assegni sociali ai danni dell’INPS ed è stata richiesta contestualmente l’applicazione della misura del sequestro preventivo per equivalente. L’attività investigativa condotta dai finanzieri ha riguardato persone che di fatto risultavano emigrati nei Paesi dell’America Latina, dove avevano stabilito la fissa dimora pur risultando anagraficamente residenti in Italia, che, al compimento del 65° anno di età, sono rientrate in Italia per il tempo strettamente necessario per adempiere alle previste formalità per l’ottenimento dell’assegno sociale istituito con legge nazionale nr. 335 del 1995.
Il Pubblico Ministero titolare del fascicolo processuale, condividendo la tesi investigativa corroborata dagli imprescindibili elementi di prova individuati, ha avanzato richiesta al Giudice per le indagini preliminari di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente secondo quanto prevede l’art. 321 co. 2-bis del codice penale; è un provvedimento cui si può ricorrere anche nel corso delle indagini preliminari che viene disposto su somme di denaro, beni o altre utilità di cui il reo abbia la disponibilità per un valore corrispondente al prezzo, al prodotto e al profitto del reato ed è previsto per talune fattispecie criminose e mira a impedire che l’impiego economico dei beni di provenienza delittuosa possa consentire al colpevole di garantirsi il vantaggio che era oggetto specifico del disegno criminoso.
Il Giudice per le indagini preliminari, all’esito delle proprie valutazioni, avendo accertato l’assenza di uno dei requisiti necessari per l’accesso al beneficio dell’assegno sociale, ossia la dimora abituale e stabile sul territorio nazionale, ha riconosciuto la sussistenza del fumus della truffa aggravata ai danni dell’INPS disponendo il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente per oltre 300.000 euro nei confronti di 12 indagati in ragione dei valori mobiliari ed immobiliari di cui ognuno risulta intestatario.
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