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Doppia tegola sulla Regione Calabria per le elezioni e le nomine in sanità

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Doppia tegola sulla Regione Calabria per le elezioni e le nomine in sanità

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CATANZARO – La data delle elezioni regionali dovrà essere decisa entro 10 giorni.

Il Tar della Calabria ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di associazioni ed ha imposto alla presidente facente funzione della Regione, Antonella Stasi, di fissare la data delle elezioni regionali entro dieci giorni dalla notifica dell’ordinanza. Con questa sentenza si pone anche fine alle continue richieste bipartisan di fissare la data del voto. In merito la presidende Stasi ha dichiarato che “la decisione del Tar non aggiungerebbe nulla rispetto alle procedure avviate dalla Regione, anzi certificherebbe la bontà delle nostre azioni”. Nell’ordinanza i giudici della prima sezione del tribunale amministrativo si sono spinti anche oltre nominando il prefetto di Catanzaro, Raffaele Cannizzaro, commissario ad acta nel caso in cui la Regione non emetta il decreto che fissa le elezioni. Il Prefetto, in questo caso, avrà a sua volta altri 5 giorni di tempo per indire i comizi elettorali. Il ricorso al Tar era stato presentato da un gruppo di associazioni (Cittadinanzattiva, il Pungolo di Catanzaro, il Comitato art.48, il comitato ‘Non solo Catanzaro’ e dal Movimento difesa del cittadino) rappresentate dagli avvocati Francesco Pitaro e Gianluigi Pellegrino. Nel procedimento amministrativo si sono costituite anche la Regione e l’Avvocatura dello Stato.

 

Ma c’è anche un’altra tegola che cade sulla Regione Calabria e riguarda il settore della sanità. In una nota del Ministero della Salute infatti, si comunica che “In relazione alle notizie apparse sulla stampa locale di possibili nomine da parte della Giunta regionale della Calabria di direttori generali di aziende sanitarie è necessario precisare che l’Avvocatura dello Stato, alla quale si sono rivolti i sub commissari per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria, ha recisamente escluso che una giunta regionale in regime di prorogatio possa procedere a tali nomine, escludendo altresì che in luogo di direttori generali possano essere nominati commissari straordinari”.”Tale posizione – prosegue la nota – è pienamente condivisa dal Ministero della salute che, assieme al Ministero dell’economia e delle finanze e per il tramite dell’organo commissariale, vigilerà per garantirne il rispetto”.

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