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Immigrazione, sbarcate a Reggio 1.373 persone. A bordo un cadavere
REGGIO CALABRIA – Ennesimo sbarco al porto di Reggio Calabria.
Ieri è arrivata la nave militare Virginio Fasan con a bordo 1.373 immigrati soccorsi nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum. A bordo dell’unità, anche il cadavere di un eritreo che è stato trovato già morto su un barcone sul quale viaggiava insieme ad un gruppo di connazionali. E sarebbe stato uno scafista a provocare la morte dell’immigrato. A riferirlo è stato il comandante della nave, capitano di fregata Marco Bagni. L’uomo sarebbe stato colpito con una spranga alla testa durante il trasbordo davanti la coste di Tripoli e dopo aver perso i sensi è morto poi durante il viaggio. Il gruppo di immigrati è composto da 1.014 uomini, 200 donne e 159 minori. Ad accogliere gli immigrati il servizio di primo soccorso e assistenza predisposto dalla Prefettura di Reggio Calabria con la partecipazione dei rappresentanti degli enti locali e delle organizzazioni sanitarie e di volontariato già intervenute in occasione degli altri sbarchi avvenuti nelle ultime settimane. Secondo il piano che è stato predisposto, 1.173 immigrati verranno condotti in altre regioni, mentre duecento saranno ospitati in due strutture messe a disposizione dal Comune di Reggio Calabria. Per quanto riguarda le loro condizioni, una cinquantina di persone sarebbero risultate affette da scabbia e vengono sottoposte ora a trattamento terapeutico.
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