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Bracciante agricola va a lavorare e viene arrestata per abbandono di minone
ROCCA IMPERIALE (CS) – I carabinieri sono stati allertati dai vicini preoccupati per il pianto incessante del bambino.
La mamma è partita in Basilicata per lavorare nei campi. Ha bisogno di lavorare per garantire un pasto caldo per il suo piccolo. E’ rumena, non ha nessun familiare su cui contare, nè un marito. Lui, ha soli quattro anni, è spaventato. Si trova a Rocca Imperiale nella zona marina, in via Lido, vicino la chiesa del piccolo e tranquillo centro dell’alto Jonio cosentino. Forse non è la prima volta che la mamma, una bracciante agricola 35enne, lo lascia in casa ad aspettare da solo il suo rientro. Le sue urla di disperazione allarmano i condomini, certi che in quell’appartamento non viva nessuno, se non d’estate per villeggiare. I militari bussano al campanello, ma nessuno apre. Sfondano la porta e si ritrovano davanti un bimbo disperato che vuole la sua mamma. Subito viene condotto sul posto un pediatra e una psicologa assostente sociale inviata dalla Procura di Castrovillari che dispone immediatamente il trasferimento del bambino in una struttura protetta: la casa famiglia di Trebisacce delle suore dei ‘Sacri Cuori’. Scatta la caccia all’uomo. La donna viene intercettata dai carabinieri, con l’aiuto dei suoi connazionali, nelle vicine colture della Basilicata e arrestata per abbandono di minore. “Non sapevo a chi lasciarlo, – avrebbe affermato la madre del piccolo al momento dell’arresto – non c’era nessuno disponibile a badare a lui. Eppure devo lavorare per dargli da mangiare”. La donna è stata, dopo l’espletamento delle formalitò di rito, posta in stato di libertà. Sul caso si sta adoperando il Tribunale dei minori di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica di Castrovillari.
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